Tre metri sopra il cielo

Maggio 9, 2004 in Libri da Redazione

Titolo: Tre metri sopra il cielo
Autore: Federico Moccia
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: € 10.00
Pagine: 319

Tre metri sopra il cieloSe siete maggiorenni da un pezzo e i banchi del liceo non sono che un lontano ricordo, vi sembrerà d’obbligo guardare a Tre Metri Sopra il Cielo di Federico Moccia con una sorta di scetticismo frammisto a tenerezza. Proprio quest’ultima, però, vi spingerà a proseguirne la lettura, ed il romanzo si rivelerà ben presto al di sopra delle aspettative.

Raramente la narrativa italiana, troppo spesso orientata verso grotteschi mondi cibernetici, ha regalato due personaggi ben delineati come Step e Babi. I due protagonisti provengono da ambienti ed esperienze diametralmente opposti: Step è un duro di periferia con un passato burrascoso ma – come in tutte le favole – nasconde un cuore ed è pronto a donarlo a Babi; piccolo borghese da quartieri alti e frequentazioni giuste. Il nascere di una relazione sentimentale pare l’epilogo più improbabile, tanti sono gli ostacoli oggettivi. La purezza del sentimento – però – sarà in grado di dare l’illusione di poterli superare ed i personaggi secondari sono posti al centro di dialoghi brillanti, formando un supporto corale alla trama.

Il libro è reduce da anni avventurosi: pubblicato dapprima per la stampa alternativa, è passato per centinaia di mani in fotocopia fino a diventare un vero e proprio culto fra gli studenti romani. Solo di apparente facile approccio, la lingua e lo stile tradiscono una ricerca più profonda ed il romanzo risulta più efficace della trasposizione cinematografica; la sceneggiatura della quale curata dallo stesso Moggia.

Il film di Luca Lucini ha il merito di sovrapporsi discreto all’immaginazione e si avvale di due presenze maschili di talento come quella di Riccardo Scamarcio (“La Meglio Gioventù”, “Ora o mai più”) e Mauro Meconi perfetti nei ruoli di Step e Pollo, senza dubbio più efficaci di Katy Saunders nei panni di Babi.

Pellicola e romanzo confermano che tutti sogniamo una storia così. Riuscire ad ammetterlo è lo spirito giusto per arrivare su, su… tre metri sopra il cielo.

di Emanuela Borgatta