Traspi e 100 LibridaGustare

Maggio 5, 2005 in Libri da Gustare da Stefano Mola

Battere un cinque. Avvicinare una mano aperta con le dita ben distese a un’altra mano aperta con le dita altrettanto distese. Lo fanno ormai tutti, grandi e piccini, indipendentemente dal fatto che siano in un’arena sportiva oppure in casa davanti alla televisione. Questo gesto sancisce fisicamente un legame più o meno lungo, mette il timbro su una consonanza in quel momento anche intellettuale.

Noi, i Traspiratori, qui e adesso, battiamo un cinque con un’altra associazione a cui riconosciamo profondo rispetto e coerenza di intenti: l’Associazione Ca dj’Amis, che Venerdì 6 Maggio, nei consueti padiglioni del Lingotto presenterà la IX edizione del concorso Libridagustare. Battere un cinque potrebbe sembrare un giovanilistico gesto di cortesia. In realtà, scolpisce un fatto: è il quinto anno che il nostro sito segue questo premio letterario riservato ai libri che parlano di cibo e di gusto in senso lato. Come sempre, saranno 20 i volumi in gioco, e come sempre, sarete voi lettori a decidere il vincitore: votando elettronicamente su queste stesse pagine. Sempre qui, anche quest’anno, settimana dopo settimana, avrete la possibilità di leggere le recensioni dei libri finalisti.

Ora che l’immagine del cinque è chiarita e messa a fuoco, non vogliamo abbandonarla. Nel mondo del gusto le mani sono al centro. Sia per quanto viene prima della tavola, e che ormai ci stiamo dimenticando chiusi nelle cuffie nel nostro universo al neon, ossia il lavoro della terra. Poi perché sono protagoniste sopraffine e insostituibile in cucina e in cantina. E infine perché a volte è bene, anche se il galateo aggrotta le ciglia, mangiare con le mani, in vorace omaggio, il cibo preparato con tanta cura.

Ma in tasca c’è ancora un aspetto di questa immagine da buttare sul tavolo. Battere un cinque coinvolge due mani di due persone diverse. Al di là delle necessità di sopravvivenza, il cibo non è forse soprattutto relazione, legame? A partire dal rapporto primario, quello tra la madre e il figlio, dove il nutrimento è trasferimento della vita. Per passare poi a quanto si stratifica nell’andare a cena fuori con un gruppo di amici. O con la persona che si ama. Vedete un po’ dove ci portano le immagini quando parliamo di cibo. E non solo: quanti aspetti della vita, estetici, culturali, economici…

Quando a dicembre avremo il verdetto del concorso, ci saranno passati sotto gli occhi ben 100 libridagustare. Provate un po’ voi a trovarne due uguali.

di Stefano Mola