Torino Settembre Musica

Settembre 3, 2003 in Spettacoli da Stefano Mola

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Se ci capita tra le mani un romanzo scritto in cambogiano, probabilmente non ne caviamo niente. In quelle pagine potrebbe esserci la più precisa descrizione mai fatta delle nostre emozioni, oppure la più bella storia mai raccontata. Eppure, senza la conoscenza di lingua e alfabeto, ai nostri occhi non sono che curiosi segni.

Con la musica è diverso. Anch’essa presuppone un bagaglio molto complesso di conoscenza e tecnica. Eppure, riesce a fluire dentro di noi immediatamente, senza mediazioni. Anche l’arte figurativa ci può colpire di schianto e senza preavviso, toccandoci nel profondo al di là del nostro bagaglio di riferimenti e nozioni. Ma alla fine il segno, le forme, possono rimandare più facilmente a un codice.

Prendiamo il jazz, ad esempio. Rispetto alla Cambogia, è nato in un contesto culturale sicuramente più vicino a noi. Eppure, ci coinvolge, ci emoziona, ci racconta un mondo: arriva anche a influenzare la nostra vita (ci sono italiani che per vivere suonano jazz). Pensiamo a quanto ci può commuovere la musica di Mozart o Beethoven: non avrebbero ottenuto lo stesso risultato, probabilmente, sussurrandoci in tedesco.

Sembra che la musica ci aiuti a provare sensazioni di popoli lontani anche non solo in senso puramente geografico. È un modo per riconoscere quanto di umano ci unisce al di là delle inevitabili differenze: potrebbe anche dare un piccolo contributo di pacificazione in questi tempi non proprio felici.

Torino Settembre Musica, giunto alla sua edizione numero 26, ci permetterà grazie ai suoi 54 appuntamenti (di cui ben 29 a ingresso gratuito) di abbracciare con un lunga carrellata oriente e occidente. Impossibile dar conto di tutti: cercheremo qui di darvi solo un’idea di quanto ricco e articolato sia il programma. Vi consigliamo caldamente di visitare il sito della manifestazione, molto curato, ricco di informazioni e links, per scoprire quanto più vi stuzzica l’orecchio.

Non a caso prima si è parlato più volte di Cambogia: saranno rappresentati infatti i suoi principali generi musicali e teatrali grazie gli artisti del suo Teatro Nazionale, diretto da Mao Keng. Non solo melodie tradizionali e rituali, ma anche danze classiche e teatro delle ombre (dal 17 al 19 settembre).

Chi vorrà recuperare le radici della spiritualità cristiana cantata in gregoriano, si rechi per esempio il 7 alla chiesa di Santa Pelagia (ingresso gratuito): laudi alle 8, messa alle 12 e vespri alle 18:30.

Bastano questi due appuntamenti per saltare da una parte all’altra dello spazio, del tempo e dell’esperienza culturale umana. Questo è Torino Settembre Musica.

35383Il tradizionale omaggio che la manifestazione riserva a un compositore, ci porta di nuovo in oriente. Il prescelto è quest’anno il giapponese Takemitsu Toru. Inizialmente influenzato dalla musica occidentale, in particolare da Debussy, Messiaen e Webern, progressivamente si aprì ai modi e agli strumenti della tradizione della sua terra. Il tentativo di unificare gli opposti è del resto uno dei temi della sua opera, in cui la natura ha un ruolo di grande rilievo. Sono molti infatti i titoli di sue composizioni in cui compaiono elementi quali l’acqua, gli alberi, i giardini. Per avvicinarsi alla sua musica, tra gli altri eventi, segnaliamo un concerto gratuito lunedì 8 settembre presso la Chiesa di San Filippo.

Altre cose che, sfogliando il programma, ci hanno incuriosito. Per esempio, venerdì 5 al The Beach, “Wien – Wein”, ovvero molto più che un semplice anagramma. Brahms, Mozart, Schubert, Beethoven scrissero canoni scherzosi, canti goliardici, da salotto o perfino da osteria, a testimonianza del loro spirito conviviale, e dell’abitudine ai piaceri materiali oltre che a quelli spirituali. Con, giustamente, i vini della Weinbau Pretterebner.

Oppure, la Palast Orchester il 6 all’Auditorium del Lingotto, una formazione che riproduce fedelmente le orchestrine da ballo anni 20, in un repertorio che spazia da Kurt Weill a Freddy Mercury.

E che dire del programma, del 10 settembre, sempre al Lingotto? Uto Ughi e l’orchestra del Teatro Regio impegnati nel concerto per violino di Cajkovskij e in Shéhérazade di Rimskij-Korsakov.

Una curiosità alla Fondazione Re Rebaudengo mercoledì 17: l’opera di Giorgio Battistelli “Experimentum Mundi” su brani dell’Enciclopedia di Diderot e D’Alambert.

E ancora, Fiorella Mannoia il 7, Ornette Coleman il 9, Sir Colin Davis e la London Symphony il 20, gli Architorti con Madaski il 12, le Notti di Settembre Musica il 13, il 19 e il 20…

Insomma, a ogni ora del giorno musica per un mese a Torino.

Ecco alcuni links:

Il sito della curiosa Palast Orchester, con possibilità di ascolti on-line

Elenco di links dedicati a Tokemitsu Toru

Biografia di Tokemitsu Toru, con possibilità di ascolto di Rain Tree Sketch

I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria in via San Francesco da Paola 6 – Torino

Prenotazioni telefoniche 011/442.47.77 (2 linee), accettate solo da numeri esterni al distretto telefonico torinese (011)

Prenotazione e acquisto via Internet: www.comune.torino.it/settembremusica

di Stefano Mola