Torino Internazionale: nuove idee

Febbraio 15, 2001 in Attualità da Claris

Torino città laboratorio, quante volte si è verificato, quanto se ne è parlato, non sempre con effetti positivi, sempre con diffidenza da parte dei torinesi Doc. A questo proposito ancora pochi sono a conoscenza che Torino è stata la prima città italiana ad essersi dotata di un Piano Strategico per il prossimo decennio.

Il 29 maggio del 1998 il Sindaco, Castellani, ha convocato i responsabili delle istituzioni e degli enti pubblici e privati di maggiore rilievo e ha loro proposto di avviare una procedura per l’elaborazione di un progetto condiviso di sviluppo per la città e per la sua area metropolitana. Il progetto è stato chiamato Torino Internazionale. Poche altre città europee avevano già seguito una metodologia simile.

Dopo un primo periodo dedicato alla diagnosi della situazione di partenza, conclusosi con la pubblicazione di un documento contenente i dati essenziali per la lettura dell’esistente e la previsione per il futuro, circa un migliaio di persone hanno partecipato alle discussioni preparatorie e hanno dato il loro contributo alla stesura del Piano strategico per la promozione della Città. Si tratta di un secondo documento che presenta una visione complessiva della città al 2010 e indica sei grandi priorità, individuate all’interno di altrettante linee strategiche: un migliore posizionamento internazionale fondato su collegamenti efficienti e sulla capacità di competere con le aree urbane forti; la capacità in tempi brevi di coordinare il governo dell’intera area metropolitana; la scelta del binomio ricerca-formazione come risorsa decisiva per lo sviluppo locale; l’evoluzione da città dell’auto ad area forte e competitiva in termini di impresa e occupazione, grazie soprattutto all’impiego delle nuove tecnologie; lo sviluppo delle grandi potenzialità storico-artistico-culturali esistenti e la creazione di un nuovo prodotto turistico e congressuale di forte attrazione; la capacità di attuare uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale.

Le sei linee strategiche si articolano in venti obiettivi e in ottantaquattro azioni concrete. Il documento si conclude con un Patto, sottoscritto lo scorso 29 febbraio, nell’aula magna del Politecnico, da tutti coloro che avevano condiviso il progetto. L’aspetto più impegnativo del Patto riguardava la costituzione di un’associazione per svolgere un’azione costante di monitoraggio e sostegno delle azioni concrete previste dal Piano Strategico: il 9 maggio 2000 si è così costituita l’Associazione Torino Internazionale.

A pochi mesi dalla nascita, l’Associazione Torino Internazionale ha presentato un nuovo sito per comunicare le proprie idee sul futuro della città, www.torino-internazionale.org, con tre grandi sezioni: una informativa, una interattiva ed una dedicata ai Soci, oltre al collegamento con le città europee che hanno adottato lo stesso sistema di comunicazione del territorio. E’ presente, inoltre, “PensaTorino”, un work in progress on line per trasmettere idee, progetti, incontri, seminari, una bacheca aperta a tutti i Soci.

Nuova anche la newsletter del sito, Tamtam: 5.000 copie ed un’uscita bimestrale con interventi tematici riguardanti Torino e l’Area Metropolitana.

Nel primo numero si spiega come è avvenuto il passaggio dalla fase progettuale alla fase associativa, qual è l’idea di città di riferimento, quali sono le principali decisioni prese dall’Assemblea dei 101 soci.L’approfondimento dedicato alla new economy è firmato da Mauro Zangola e Rodolfo Zich.

www.torino-internazionale.org

di Claris