Torino: il bilancio dell’amministrazione civica
Dicembre 29, 2002 in Attualità da Claris
2002: il bilancio di Chiamparino e dei suoi Assessori
La copertina del bilancio di fine anno non può non essere dedicata alla dolente situazione della Fiat e, con corretta introspezione, ad una tribolata nota negativa dell’amministrazione civica emersa nel corso dell’anno, quella degli appalti truccati. In una Sala Rossa gremita, il sindaco dice: “Dal punto di vista industriale, la Fiat ha tutte le possibilità di uscire dalla crisi ad una condizione: che la proprietà sia disponibile a investire risorse per accelerare l´uscita di nuovi modelli, per la ricerca, eventualmente “disboscando” attività non strettamente legate a quella principale”. Chiamparino chiarisce che il Comune sta cercando di alleggerire l´impatto della crisi sulla forza lavoro. “È allo studio un sistema per aiutare i cassintegrati inserendoli in attività che ne rafforzino il reddito. Mettendo in conto il futuro rientro in azienda si può far sì che queste persone facciano altro in modo trasparente e legale.
Riguardo alla vicenda degli appalti truccati, il primo cittadino dà atto al procuratore capo Maddalena di aver fatto subito chiarezza, evitando “polveroni che avrebbero potuto mettere in serie difficoltà le istituzioni. Comunque da questa vicenda l´amministrazione è uscita più forte”. Inoltre in questi giorni, la Giunta ha valutato modalità diverse per le gare d’appalto, in modo da evitare il più possibile il ripetersi di fatti illegali.
Sembra comunque, il sindaco, intravedere dei possibili sbocchi positivi per il futuro, a conclusione di un 2002 nel quale, peraltro, non sono mancate le soddisfazioni: “Stiamo mantenendo gli impegni del programma e avviando interventi per far progredire attività economiche alternative a settori industriali che potrebbero non avere quel ruolo trainante che ebbero in passato”. Chiamparino si è inoltre rallegrato per il «rating» assegnato dall’agenzia Standard & Poor’s alla Mole. “Il responso riguarda l´economia di una città che ha adottato iniziative di diversificazione, reso strutturale, anche attraverso le opere per i Giochi del 2006, la capacità competitiva del proprio sistema”. Non mancano altre note positive, dalla soluzione al problema annoso degli stadi cittadini (“Per la prima volta gli impianti sportivi diventano una realtà intorno alla quale investire”), alle concessioni firmate per le Olimpiadi, dal nuovo tracciato del metrò su via Nizza, alle Fondazioni per gestire Museo Egizio e Musei Civici.
Tante nuvole, invece, per i rapporti con Roma: “Siamo costretti a fare programmi, anche di lunga durata, senza sapere quante risorse avremo da gennaio. Tutto ciò perché tra federalismo autonomistico, autonomismo federalistico e altre formule del tipo, stiamo tornando al peggior centralismo che la storia della Repubblica ricordi”. Secondo Chiamparino, agli enti locali “viene negata la possibilità di utilizzare risorse proprie, proibite le addizionali, a cominciare da quella sull´Irpef. L´unica possibilità che ci viene lasciata è di scegliere tra tagliare i servizi e il condono fiscale”. Per questo “il decreto correttivo alla Finanziaria potrebbe essere l´ultimo appiglio per garantire certezze ai Comuni e non solo perché nell’attuale situazione non possiamo garantire ciò che vorremmo fare”.
E quali i sogni per il 2003? “Andare avanti nella soluzione dei problemi, far sì che la pubblica amministrazione funzioni, uscire dalla crisi della Fiat. E che il Torino resti in serie A”.
Per quanto riguarda i vari assessorati, la sintesi delle attività svolte è contenuta in un volume pubblicato su internet all’indirizzo http://www.comune.torino.it/conferenza_2002.
2002: il bilancio di Marino e dei suoi Consiglieri
Il miglioramento dei rapporti tra giunta e consiglio è il cavallo di battaglia del presidente Mauro Marino, soddisfatto per i risultati raggiunti nel corso del 2002. Da rimarcare inoltre l’altissima presenza media dei 51 consiglieri nelle 51 sedute di consiglio: 94% è sicuramente un dato importante che conferma tutta l’attenzione dei consiglieri (molti di prima nomina) verso il loro ruolo istituzionale.
Tra le attività vale la pena di ricordare alcune intitolazioni (a Domenico Carpanini di una sala a Palazzo Civico; a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di due vie cittadine), le tante visite guidate di scolaresche nelle sale di Palazzo Civico con relativa spiegazione del ruolo dei vari rappresentanti locali (insomma delle utilissime lezioni dal vivo di educazione civica!), la cittadinanza onoraria a Chiara Lubich.
di Claris