Tim Cup: 11 metri bianconeri

Febbraio 5, 2009 in Sport da Tomas

Due squadre non esattamente in ottima forma, si affrontano all’ Olimpico di Torino per decidere chi dovrà incontrare la Lazio in semifinale di Coppa Italia. Il Napoli di Reja aveva pareggiato sabato scorso contro l’ Udinese, i risultati lontano dal San Paolo non sono esaltanti, ma la classe di Lavezzi e gli inserimenti di Hamsyk permettono alla squadra di De Laurentis di sperare nell’ impresa di battere una Juventus in crisi. Le due ultime sconfitte, quella senza gioco di Udine e quella sconcertante, per come si è sviluppata, contro il Cagliari, hanno subito acceso gli animi dei tifosi che non amano questa dirigenza e soprattutto Ranieri. Al clima non certamente ottimale si vanno ad aggiungere le assenze di Buffon e Tiago per febbre, i recenti infortuni di Zanetti e Chiellini e l’ affaticamento di Marchisio. Amauri viene tenuto in panchina assieme al rientrante Camoranesi, mentre De Ceglie e Giovinco fanno rifiatare sulla fascia sinistra il duo Molinaro-Nedved che tanti chilometri ha percorso in questo inizio di stagione. Reja lascia a riposo Denis mandando in campo Zalayeta, Blasi a centrocampo e i laterali Vitale e Maggio.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6.5; Grygera 6, Legrottaglie 6.5, Mellberg 6, De Ceglie 6 (23′ p.t. Molinaro 6.5); Marchionni 5.5, Sissoko 5.5, Poulsen 5, Giovinco 5 (24’s.t. Nedved 6); Del Piero 6, Iaquinta 5 (14′ s.t. Trezeguet 6.5).

    A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Camoranesi, Amauri.

    All. Ranieri.

    NAPOLI (3-5-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro, Contini; Montervino (28′ s.t. Bogliacino), Pazienza, Gargano, Hamsik, Aronica (1′ p.t.s. Vitale); Lavezzi, Zalayeta (10′ p.t.s. Denis).

    A disposizione: Sepe, Maggio, Russotto, Pià.

    All. Reja.

    RETI: –

    RIGORI: Del Piero(J), Hamsyk(N), Trezeguet(J), Bogliacino(N), Denis(N), Marchionni(J), Legrottaglie(J).

  • La partita

    Il primo tempo è privo di grosse occasioni, i due portieri si trovano a bloccare facili conclusioni fiacche o si limitano ad osservare terminare fuori i tiri degli avversari. Al 24° l’ occasione migliore per il Napoli con un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo che vede impegnato Manninger nel bloccare il pallone. Tre minuti dopo Del Piero va via bene a destra, mette in mezzo per l’ accorrente Marchionni che però incredibilmente ciabatta la palla. Nella ripresa le due squadre aumentano il ritmo e trovano con più facilità la conclusione ma il risultato non cambia portando bianconeri e azzurri ai supplementari. Grande protagonista della seconda frazione è Lavezzi per il Napoli, capace di impensierire da solo la difesa bianconera, mentre il suo compagno Zalayeta sembra sonnecchiare. La Juventus cerca il guizzo del rientrante Trezeguet, sostituto di un poco incisivo Iaquinta, e nel finale lo trova pure ma l’ arbitro ferma l’ azione e la rete inutilmente segnata dal francoargentino per un fuorigioco molto dubbio. Reja è un vulcano che non sta tranquillo in panchina, mentre Ranieri deve ricordare continuamente ai suoi di stringere i denti e non deconcentrarsi mai, per evitare brutte sorprese nei contropiedi napoletani. Giovinco non riesce nemmeno in questa serata ad essere protagonista e viene sostituito dal sempreverde Nedved. Servono quindi i tempi supplementari, ma non basteranno nemmeno questi a consegnare alla Lazio la sua sfidante. La fatica si fa sentire sempre di più ed allora entrano in gioco i nervi e la classe dei campioni in campo. Il Napoli sembra correre più della Juventus, ma col passare dei minuti i bianconeri riescono a impensierire maggiormente i partenopei. Al 4° minuto uno scambio tra Molinaro e Marchionni porta Trezeguet al tiro, Navarro mette in angolo, mentre nell’ azione successiva Lavezzi sembra aver ancora benzina per portare pericolo a Manninger che deve bloccare il tiro dell’ argentino. Al 7° Del Piero si trova al limite dell’ area a bloccare involontariamente un pallone di mano, si volta ed il suo tiro finisce in rete deviato da Navarro, ma l’ arbitro aveva fischiato il fallo di mano. Nella seconda frazione la Juve sembra poter prima o poi segnare, ma al 4° Manninger rischia su calcio d’ angolo di capitolare su deviazione della propria difesa, ma riesce a bloccare palla. Al 6° è Nedved che ci prova con un gran tiro da destra dal limite, Navarro respinge e Del Piero si avventa sul pallone e tira, ma Cannavaro ci mette una pezza. Nel finale anche una punizione del capitano bianconero da oltre i trenta metri che finisce però di poco alta sopra la traversa. Niente da fare, si va alla lotteria dei rigori dove saranno gli errori a farla da padrone. Per la Juventus Del Piero e Trezeguet segnano senza problemi ma Nedved rovina tutto facendosi parare il tiro. Il Napoli passa quindi in vantaggio grazie alle realizzazioni di Hamsyk, Bogliacino e Denis, ma dopo la rete di Marchionni sbaglia per il Napoli Lavezzi. Strana serata per l’ argentino, autore di una buona prova, vede sfumare l’ occasione della gloria del passaggio del turno. Sissoko rimette in gioco il Napoli piazzando la palla sulla traversa, ma Contini spedisce alto e si va ad oltranza. Legrottaglie a questo punto non sbaglia, mentre Gargano, anche lui autore di una grande prova a centrocampo, spedisce il pallone alto e la Juventus in semifinale. Alla fine Ranieri ammetterà che l’ importante era qualificarsi, e non ha tutti i torti avendo così allontanato momentaneamente la crisi di risultati. Il gioco ancora non è stato dei migliori, ma se Tiago e Camoranesi torneranno a dare il loro contributo al centrocampo probabilmente le cose miglioreranno. Intanto domenica tocca affrontare il Catania al Massimino, e Zenga vorrà rifare un altro regalo alla sua ex squadra.

    di Tomas