Ti amo lo dici a tua sorella

Gennaio 27, 2006 in Libri da Redazione

Titolo: Ti amo lo dici a tua sorella
Autore: Michela de Muro
Casa editrice: Coniglio Editore
Prezzo: € 5,00
Pagine: 64

Ti amo lo dici a tua sorellaUn libro breve. Che lo leggi in un soffio e ti fa ridere, divertire, riflettere. Un libro che recita la parola amore e le spine e le lame che lo contengono. Perché amore e in molti lo sanno, lo sappiamo, è una parola a serramanico.Perché amore ha una lama affilata e tagliente. Di quelle che ti entrano dentro e non se ne vanno più, almeno fino a quando non ti hanno diviso. Questo non è un romanzo, ma una serie di racconti. Strano per un esordio. Neanche troppo in un’Italia che cambia. In un’Italia che conosce, con piccoli passi e senza troppe distrazioni, anche la short story declinata da Roveredo alla Parrella. Quelli della di Muro sono però dei racconti brevi, brevissimi, che trasformano l’amore in una parola nuova. Una parola più buia, molto più buia, di quella comunemente conosciuta, ma anche più divertente, e senz’altro più realistica. Sono racconti che parlano di sentimento. E di una generazione, quella degli anni ’70, che un tempo è stata giovane. Una generazione che non si sente vecchia, forse perché effettivamente non lo p, e che adesso cerca, disperatamente, di riconquistare il proprio passato. Perché spesso è proprio la memoria ad essere difettosa e a colorare di rosa pastello ricordi amorosi che a suo tempo erano stati del colore dell’arcobaleno, ma anche scuri e molto, molto tempestosi.

Una serie di racconti che diverte e fa riflettere. Da leggere tutti d’un fiato. E non solo perché il è breve. Soprattutto perché le parole, quelle che la brava De Muro arriccia con facilità, ti trasportano. Destinazione? La stessa dei “ti amo” desiderati. La stessa dei “ti amo” negati.

Michela De Muro (Roma, 1956) artista designer, idea-woman, Art-Director da vent’anni. Sopravvissuta a due colossi mondiali della pubblicità, scrive per passione e autoterapia. Attualmente cura la comunicazione di una nota multinazionale. Questo è il suo esordio nella narrativa.

di Flavia Piccinni