Ti Amo In Tutte Le Lingue Del Mondo
Dicembre 12, 2007 in Cinema da Barbara Novarese
“L’amore è un’altalena de perdenti, se se va a paro se po’ sta contenti” Trilussa
Forse non riesce più a sbalordirci con geniali intuizioni (come l’indimenticabile “ciclone”) eppure non delude chi vuole sedersi davanti al grande schermo per divertirsi e, soprattutto, per ridere. Con un cast originale (Massimo Ceccherini, Giorgio Panariello, Francesco Guccini), Leonardo Pieraccioni ci presenta una commedia senza pretese tuttavia rifinita con gusto e curata nel dettaglio.
Lui riveste i panni di Gilberto: un professore di ginnastica che, separatosi dalla moglie a causa del suo tradimento, è costretto a gestire una situazione “insolita e complicata”. La storia sembra voler trattare alcuni temi d’interesse sociologico, ma le risate non si fermano nemmeno di fronte alle lacrime. La vita è filtrata dallo sguardo di un grande registra che ritocca con colori accesi gli aspetti della realtà più comune, per rappresentarli sul comico palcoscenico della provincia toscana.
Dopo “La tigre e la Neve” di Benigni, il cinema italiano propone un altro viaggio attraverso noi stessi, alla ricerca di quella superficialità repressa capace di trasformare la vita in un tenero gioco, anziché mostrarla come tragedia quotidiana. Il paragone tra i due film, che apparentemente non regge in fatto di qualità, si rivela verosimile se analizzato tramite la delicata durezza di una risata, scaturita dal dolore di un altro essere umano. Il primo diffonde, però, umorismo e ironia; il secondo si sollazza d’ilarità senza introdurre forzatamente pillole di saggezza.
La commedia non è eccezionale, ma nella sua semplicità è una delle più gustose rappresentazioni di Pieraccioni: bravo, in tutte le lingue del mondo.
Informazioni
Genere: Commedia
Durata: 1h e 39′
Anno: 2005
Regia: Leonardo Pieraccioni
Cast: Leonardo Pieraccioni, Giulia Elettra Gorietti, Marjo Berasatequi, Massimo Ceccherini, Giorgio Panariello, Rocco Papaleo, Barbara Enrichi, Francesco Guccini
Produttori: Alessandro Calosci
di Barbara Novarese