Thuram incorona Nedved e Miccoli

Ottobre 14, 2003 in Sport da Roberto Grossi

Non è stato il miglior Thuram quello che i tifosi juventini hanno visto all’opera in questo inizio di stagione. Ed è lui stesso il primo a riconoscerlo: “All’inizio di stagione ero stanco – confessa in conferenza stampa il francese – perché non ho potuto effettuare la preparazione di precampionato. Quindi è normale che, visti i tanti impegni, il mio fisico ne risentisse. Ma non sono molto preoccupato di questo ritardo. Ho un programma di preparazione differenziata che mi porterà presto ad essere in piena forma, anche se, ad onor del vero, non ho molto tempo per lavorare fisicamente visto le tante partite che devo giocare sia con la Juve che con la mia nazionale”.

La Juve ha comunque iniziato alla grande la stagione, vittorie in Champions e tanti punti ottenuti in campionato, più dell’anno scorso. “La rosa più ampia ci ha permesso questo grande avvio – continua Lilian -, sono arrivati giocatori importanti che ci daranno sicuramente una grossa mano. Penso ad Appiah, che già conoscevo bene, e a Miccoli: l’ex-perugino è quello che mi ha colpito di più e non solo perché è molto piccolo ma perché è un giocatore veramente bravo, in grado di fare la differenza e di risolvere i problemi a qualsiasi squadra”.

Il nuovo modulo adottato in alcune occasioni da Lippi – una punta e tre trequartisti – trova Thuram indifferente: “Per noi difensori, a differenza dei centrocampisti e degli attaccanti, non cambia praticamente nulla. Quindi non ho nessun problema con questo schema. La nostra difesa è un po’ vecchiotta? L’età, a mio avviso, non è importante. Meglio un giocatore di 36 anni che gioca bene piuttosto che uno di 22 che gioca male. Inoltre smettetela di chiedermi come va da esterno: sono sei anni che gioco terzino e non è certo una novità. L’importante è che la squadra giri bene e sia competitiva come l’anno scorso, dove abbiamo vinto il campionato e siamo arrivati ad un soffio dal conquistare la Champions League. Quando smetterò col calcio? Non ci ho mai pensato. Finchè mi diverto vado avanti…”.

I tanti infortuni muscolari patiti in questo avvio di stagione dai bianconeri non trovano, secondo Thuram, una spiegazione logica: “Sono cose che possono succedere nel calcio, non credo che la poca preparazione dovuta alla trasferta in America possa aver inciso. D’altronde altre squadre non hanno giocato la Supercoppa negli Stati Uniti ma sono anch’esse alle prese con tanti infortuni…”.

Si chiude con un pronostico sul Pallone d’Oro e un commento sulla possibile introduzione della prova televisiva per i simulatori: “Il Pallone d’Oro – chiosa il francese – è un premio che solitamente viene dato ad un giocatore di una squadra che abbia vinto qualcosa. E siccome noi siamo stati protagonisti anche in Europa oltre che in Italia, penso che il nostro Nedved sia molto vicino a conquistarlo. Lui ha disputato una grande annata ed è un giocatore fondamentale: senza Pavel la squadra cambia, risente della sua assenza. Ed è tutto dire. Juve a parte permettetemi però una menzione speciale per Paolo Maldini: il rossonero meriterebbe anch’egli di vincere questo premio, sia per le indubbie doti tecniche e di spirito con cui trascina la squadra, sia per la sua formidabile carriera. Inoltre sarebbe bello se venisse premiato una volta tanto un difensore, una categoria un po’ penalizzata. Anche se capisco che la gente viene allo stadio per vedere lo spettacolo e i gol degli attaccanti. Per quanto riguarda la prova-tv per i furbi posso dire questo: sarebbe utile nel caso le immagini chiarissero bene tutto ciò che è successo. Ma visto che molte volte il dubbio persiste anche dopo aver visto la tv figuratevi le infinite discussioni che sorgerebbero. Tutti noi calciatori dovremmo imparare a rispettare di più le regole evitando di fare i furbi ma è anche vero che a volte l’arbitro viene tratto in inganno senza che nessuno l’abbia fatto apposta”.

di Roberto Grossi