Sulla Canavesana gli ‘angeli del treno’

Giugno 4, 2002 in Attualità da Claris

Il nome è beneaugurante, il progetto interessante, l’efficacia, se ci sarà, verrà dimostrata col tempo, soprattutto su linee più impegnative…

Stiamo parlando degli ‘Angeli del treno’: divisa azzurra, scritte fluorescenti, tanta buona volontà e savoir faire per aiutare e vigilare sui viaggiatori, soprattutto i più deboli (anziani, portatori di handicap, mamme con passeggini, persone a mobilità temporaneamente ridotta in seguito ad incidenti), che si dirigeranno, da settembre, nel Canavese in treno.

L’amara constatazione è che, fossimo veramente un paese civile, o, paradossalmente, meno civile, ma con pene severissime come deterrente, forse non ce ne sarebbe bisogno… Non è così, purtroppo, ed il ricordo ormai lontano nel tempo di treni scandinavi in cui le mamme lasciavano incustoditi, ma senza timore, passeggini e spesa sul vagone sapendo che il consorte li avrebbe presi in consegna qualche fermata dopo, forse è sbiadito pure là, o consola (i poveri di sogni) crederlo.

Comunque qua siamo, ed allora agiamo di conseguenza, offendo, tramite gli angeli del treno, una presenza simbolica e tranquillizzante in ogni tipo di situazione, un servizio di assistenza e dialogo ai viaggiatore. E’ questo, in sintesi, il progetto pilota realizzato dalla Satti (sulla sua rete ferroviaria, costituita dalla Torino – Ceres e dalla Canavesana) insieme al Centro Servizi per il Volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte (VSSP) di Torino. Un progetto unico in Italia presentato con la volontà di aggiungere un dato ulteriore alla qualità del servizio, intesa come puntualità e efficienza. Un dato di attenzione per le condizioni degli utenti, che renda a tutti l’utilizzo del treno sempre più semplice. Un treno “amico”, dunque, anche di chi ha qualche difficoltà.

Gli “Angeli” svolgeranno una “vigilanza discreta”, che aiuterà a creare durante il viaggio un clima di serenità. Presenza costante e all’occorrenza intervento per offrire un supporto personalizzato, vale a dire aiutare a spostare una carrozzella o un passeggino, dare un sostegno fisico e morale a persone anziane e disabili. Senza ovviamente svolgere funzioni di vigilanza: non saranno, insomma le “guardie” sul treno.

L’iniziativa sarà operativa dal prossimo settembre, ma i corsi di formazione, completamente gratuiti e rivolti alle persone maggiorenni sino all’età di 75 anni, sono iniziati a maggio, con i seguenti workshop: i “Trasporti” e “Saper accompagnare il Viaggiatore”. Seguiranno “Il ruolo del volontario”, “La Violenza”, “Persone con Bisogni Speciali”, “Calamità naturali e Incidenti”, “Nozioni di Primissimo Soccorso”.

Chi volesse iscriversi può farlo telefonando al numero verde 800.590.000 del Centro servizi V.S.S.P. di Via Toselli, 1 Torino (sito internet www.vssp.it)

La sperimentazione partirà il 2 settembre ed i percorsi scelti riguardano la tratta Torino – Ceres e Chieri – Torino – Rivarolo – Pont. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione e al supporto tecnico degli enti direttamente responsabili della programmazione del trasporto locale, a cominciare dalla Regione Piemonte.

“La percezione della qualità del servizio offerto da un gestore di una ferrovia, oggi non può prescindere da fattori esterni al dato tecnico. Non si tratta, ovviamente, di sostituirsi a compiti che non sono nostri, ma di provare a migliorare la nostra offerta anche tenendo conto del contesto esterno. E partendo, ovviamente, dalle persone con minore capacità di reazione. Angeli del Treno è un primo passo in questa direzione” spiega Davide Gariglio, presidente della Satti.

Secondo Anna Maria Pellegrino Vice Presidente del Centro Servizi V.S.S.P. “Le necessità degli anziani e di tutte le categorie svantaggiate si acutizzano di fronte a episodi della vita che possono creare impedimenti e difficoltà, quali lo spostarsi, il viaggiare, l’essere in contatto con una società spesso superficiale e cinica. Per sviluppare progetti efficaci sono necessari interlocutori attenti e volitivi, sensibili alle esigenze di chi ha bisogno e la Satti sta dimostrando che la qualità dei servizi vuole andare oltre la gestione dell’ordinario, per ricercare con una diversa sensibilità il rapporto con la gente, e l’attivazione del nuovo progetto sperimentale “Angeli del Treno” ne è una conferma”.

E’ l’articolo 15 della legge 266/91, legge quadro sul volontariato, a prevedere la costituzione dei Centri di Servizio, garantendo, grazie alle Fondazioni Bancarie, il loro finanziamento. I Centri di Servizio debbono costituire strumento per il sostegno, la promozione e valorizzazione del volontariato. Il Centro Servizi per il Volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte (VSSP), opera dal Gennaio 1998, è costituito da 64 Soci, vale a dire, 2.000 persone volontarie che operano sul territorio piemontese. L’Assemblea Generale, costituita dai Soci, nomina il Consiglio Direttivo.

di Claris