Su il Sipario!
Giugno 16, 2009 in Spettacoli da Stefania Martini
Un quartetto di strumenti a pizzica, un cantastorie molto particolare, e poi i tanti pettegolezzi, dicerie, la malizia popolare, attorno a Maria Adelaide, a Laura Bon, a Rosa Vercellana detta Bela Rosin, alla maestrina di Frabosa, e alle altre tante amanti o fiamme del focoso Vittorio Emanuele II. Uno spaccato particolare dei salotti borghesi e dei dehors dei caffè sabaudi agli esordi del Regno d’Italia, 150 anni fa.
Il testo, di Fabio Arrivas e Renzo Sicco, prosegue lo studio iniziato nel 1998 con lo spettacolo “Pazze Regine” già incentrato sulle vicende più strettamente private e sentimentali del re Vittorio Emanuele II.
Oggi ritorna a vivere in castello la storia tra Vittorio Emanuele e Rosa Vercellana, figlia di un tamburo maggiore dell’esercito, innalzata a dignità e onori di Contessa di Mirafiori e di Fontanafredda. Insieme a lei le dicerie, le malignità della corte, e una sfilza di altre “donne” che il Re conquistò.
Il caso “Rosina” scoppia nel 1858, qualche anno dopo la dipartita della regina Maria Adelaide.
Una moglie morganatica di estrazione umile la Vercellana, che aveva dato al re due figli e che il pubblico conosce nel racconto sofferto di una precedente fiamma di Vittorio Emanuele: Laura Bon. Il personaggio di Laura Bon, attrice molto famosa a Torino, rimase accanto al re per molti anni, forse non accettò mai di allontanarsi e inseguì il suo uomo in tutte le occasioni, anche in quelle ufficiali; nel suo parlare confuso di piani di memoria, è la voce narrante dell’intera piéce.
Rimembra un passato amaro, di dolore per il figlio morto, di appannati palcoscenici di mestiere, retaggio di una vita dedita all’arte e all’amore.
La sua figura torna a passeggiare, nostalgica, per i saloni, così come già le capitava di attraversare i portici di via Po a Torino, fiera e mesta allo stesso tempo.
La sua voce rapisce l’attenzione dei presenti, che la seguono.
La musica da ballo di un quartetto introduce il movimento di un contastorie, unico uomo della piece che si snoda tra le stanze dell’antica residenza vicina a casa Savoia. Tre nobildonne tra pettegolezzi e battute maliziose ciacolano attorno alla statura di Vittorio Emanuele e delle sue vicende amorose. Ridono sguaiatamente, agitano i loro ventagli, bevono menta, spronate da un nazionalismo manierato irridono l’anciénne regime, rappresentato da una marchesa stanca e dal forbito francese.
regia di Lino Spadaro
con Manuela Massarenti, Cristiana Voglino, Valentina Volpatto, Gisella Bein, Monica Fantini, Roberta Fornier, Valentina Virando, Pietro Del Vecchio.
Venerdì 19 giugno, ore 21.
Buriasco (To), Parco del Comune
Ingresso libero.
Sabato 20 giugno, ore 21 prima serata; ore 21.45 replica
Magliano Alfieri.
Ingresso gratuito.
In scena l’emigrante giavenese Domenico Pogolotti ed il suo incredibile viaggio che ebbe come meta Cuba. Una storia di emigrazione italiana positiva che vuole offrire un altro spaccato dell’Italia del tempo che fu.
Nato per Volare
voce narrante Andrea Castellini, Cristiana Voglino, Angelo Scarafiotti
immagini proiettate Licio Esposito
musiche Fabio Barovero – Mau Mau – Moby – Quintorigo
testo e regia Renzo Sicco
Lunedì 29 giugno, ore 21.
Macello (TO), Sotto l’Ala.
Ingresso Libero.
Raccolta fondi per sostenere la ricostruzione de L’UOVO – TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE di l’Aquila.
di Stefania Martini