Su il Sipario!
Dicembre 12, 2007 in Spettacoli da Stefania Martini
Il mondo di Geppi è fatto di tanta nutella e pochi appuntamenti.
Quando hai trent’anni e un corredo che incomincia ad ingiallire, la percezione che hai di te e del mondo che ti circonda, cambia…
Ti guardi intorno, dall’alto di una sempre troppo ingombrante ma tanto fiera 46, e vedi tante donne come te carine e sole, e pochi uomini in giro con pari requisiti, e anche a volersi accontentare la situazione non può certo migliorare.
Si vive una volta. Sola, per la regia di Paola Galassi, è uno spettacolo pensato per le donne e dedicato agli uomini, un crescendo di battute e aneddoti nei quali sarà facile ritrovarsi.
Si vive una volta. Sola
Giovedì 13 dicembre – ore 21
Anfiteatro di Montalto Dora (To)
Per informazioni:
Il Contato del Canavese. Tel. 0125/641161
“Storie di città” è la rubrica che Bruno Gambarotta tiene da anni – esattamente dal 3 settembre 1997 – su TorinoSette, in cui racconta con salace ironia la “sua Torino”: la metropoli che cambia, ma anche il “grande borgo” che resta sempre uguale grazie alle manie e alle idiosincrasie subalpine, sempre nuove e sempre le stesse.
Fedele al principio che la verità si nasconde nei dettagli, Bruno Gambarotta fa nascere le sue storie dall’osservazione della vita quotidiana negli interni (case, circoli, teatri, mostre, sale da ballo, sale d’aspetto…) e per le strade, nei cortili, sui tram, appunto. Piccoli grandi affreschi disegnati con un tratteggio immediato, incantato e curioso, quasi come se fosse accompagnato dal ritmo della pedalata della sua inseparabile bicicletta. Bastano una battuta sussurrata in tram, una conversazione rubata in coda ad un ufficio postale, un gesto al bancone di un bar per creare spaccati di vita cittadina, vividi, pungenti e molto spesso esilaranti.
E la Compagnia ArtQuarium li ha portati in scena, manipolati e ridigeriti in un gioco teatrale a metà tra il cabaret e i cantastorie, in uno spettacolo fatto di parole e canzoni, di dialetti e suggestioni sonore che accompagnano il pubblico in un giro turistico per le storie di Torino e dintorni, nei luoghi e fra la gente.
Storie di città
Venerdì 14 dicembre 2007 – ore 20:45
Sala Polivalente Cav. Mario Magnetto – via Alpignano, 113 – CASELETTE (TO)
Trentasei ore, tanto dura l’incontro tra Charlotte e Eva. Trentasei ore in cui l’autore scava nel rapporto tra le due donne: e sono parole di odio/amore, i sentimenti che hanno segnato l’intera relazione tra madre e figlia. Testimone degli eventi è il marito di Eva.
Charlotte, la madre, in quelle ore parla delle proprie amarezze e solitudini, le svela alla figlia, lo fa forse per la prima volta senza difese, senza maschere.
Ma Eva non l’ascolta e rovescia sulla madre tutto il rancore di una vita, le rimprovera di non essersi mai assunta le responsabilità che la condizione di genitore le imponeva e di essersi assolta dalle proprie colpe.
Il perdono tra le due sembra impossibile, anche se il cordone ombelicale non si è mai spezzato: non si finisce mai di essere genitori e figli.
E Bergman non ci offre un finale consolatorio: il mattino vedrà la partenza anticipata di Charlotte. Ma tutto resta aperto: non è detto se le due donne si riconcilieranno.
Sinfonia d’autunno
Sabato 15 dicembre 2007 – ore 21
Teatro Giacosa, Ivrea (To)
Per informazioni:
Il Contato del Canavese. Tel. 0125/641161
Liberamente ispirato ad Hamlet di W. Shakespeare, è un’esplicita ricerca sulle regole dell’improvvisazione coreografica, vocale e di movimento.
Come cantava Lucio Battisti: “ Come può uno scoglio arginare il mare, anche se non voglio torno già a volare le distese azzurre e le verdi terre, le discese ardite e le risalite su nel cielo aperto e poi giù il deserto e poi ancora in alto con un grande salto!”
Per me Hamlet è questo…questo salto, questo volo.
Per le nostre aspirazioni che filtrano il buio seguendo traccianti luminose che gli additano il blu!
Sabato 15, invece, Riso di carta, spettacolo di danza che prende spunto dalla “Madama Butterfly” di Puccini.
Le autrici, Marianna Esposito e Marcella Fanzaga, hanno scelto di focalizzare la loro attenzione solo sul personaggio di Butterfly, come se lei, durante i preparativi della sua morte, rivedesse tutta la sua storia.
Come se vedesse, dopo il matrimonio, due Butterfly che combattono tra loro: una americana, spregiudicata, cinica e disillusa, l’altra giapponese, contenuta, orgogliosa, tenacemente convinta che “un bel dì vedremo levarsi un fil di fumo”, che annuncerà il ritorno del suo amato.
Lo spettacolo si muove dunque nell’atmosfera contorta del ricordo, dove le dimensioni temporali mutano e si dilatano e i ricordi stessi diventano poetici, comici, drammatici oppure terrificanti, perché filtrati dalla mente di una Butterfly consapevole che, per lei, non c’è più speranza.
Si parte dal libretto dell’opera, al quale si fa riferimento in diversi momenti, per arrivare ad una partitura drammaturgica che è frutto di diverse ricerche sulla civiltà, la storia e la letteratura giapponese e americana.
Anche le scelte musicali ricalcano questa contrapposizione, tutta la costruzione dello spettacolo è teso a sottolineare il contrasto e lo scontro tra le due culture e Butterfly, come la sua Nagasaki è la vittima che soccombe.
In Viaggio con Hamlet
Venerdì 14 dicembre, ore 20.45.
Riso di carta
Sabato 15 dicembre, ore 20.45
Teatro Espace
Via Mantova 38 – 10153 TORINO
Tel 011.2386067 – Fax 011.19703521
di Stefania Martini