Storia d’amore e d’anarchia

Dicembre 30, 2003 in Spettacoli da Stefania Martini

DesioElioNata inizialmente come progetto teatrale, ma portata al successo nella realizzazione cinematografica, Storia d’amore e d’anarchia, approda finalmente in teatro, in una versione che la stessa Wertmuller ha voluto rinnovare: lo spettacolo, portato in scena nella forma di commedia musicale dalla compagnia del Teatro Eliseo di Roma, è infatti basato sul testo scritto da Lina Wertmüller nel 1973 per il film che quello stesso anno trionfò a Cannes e che vide la fortunata interpretazione della coppia Giancarlo Giannini e Mariangela Melato.

Quando scrissi il primo testo di Storia d’amore e d’anarchia feci un lungo ed accurato studio sui “CASINI”. Erano ancora vivi Flaiano, Moravia, Soldati, Stoppa e tanti altri frequentatori e sostenitori della funzione social-letteraria dalle maison. Loro me ne fecero delle cronache divertenti, tenere e toccanti.

La cosa orrenda era che su quelle povere creature ci guadagnasse lo Stato. Orrenda sì, ma molto meglio della tragedia che oggi offrono agli occhi di tutti le strade d’Italia, con la schiavitù di tante povere bambine ridotte peggio di bestie nelle mani della malavita.

Solamente oggi il testo torna alla sua prima sede, il palcoscenico, in una edizione riveduta e corretta e la curiosità, dentro me stessa, di constatare come certe passioni giovanili ideologiche e sociali, con gli anni e gli eventi storici, pur cambiando prospettiva, suscitano ancora nel mio cuore intense emozioni.

La vicenda narrata in Storia d’amore e di anarchia è ambientata nella Roma fascista degli anni 30. Un ingenuo contadino lombardo, Tunin (interpretato dall’ottimo Elio), per vendicare un vecchio amico anarchico, accetta di andare va a Roma per uccidere Benito Mussolini durante un comizio. Salomè (Giuliana De Sio) è la più richiesta prostituta in un postribolo di lusso, la Maison di Madame Aida, base degli anarchici. Salomè accoglie quel goffo ragazzone e lo presenta come cugino. Tunin, sbalestrato dall’ambiente, finisce col farsi affascinare dallo sguardo vellutato della giovanissima Tripolina, che si innamora di lui e col quale vive due giorni d’amore, prima del tragico epilogo della vicenda.

La colonna sonora dello spettacolo è composta da 25 canzoni di rabbia, di ironia, di voglia di riscatto, canzoni confessione, per questi personaggi , che si muovono sullo scenario di una casa di tolleranza, luogo di “perdizione” , ma anche luogo di conforto, di rifugio, di incontri indimenticabili.

Le musiche originali, composte da Lilli Greco e Lucio Gregoretti e i due brani di Nino Rota, riescono a far emergere, tra note malinconiche ed esplosioni fragorose, i volti, le emozioni di questo racconto, in tutta la loro tenerezza e la loro drammaticità.

Storia d’amore e d’anarchia

Dal 27 dicembre al 6 gennaio, ore 20.45.

Domenica, ore 15.30.

Teatro Alfieri, Piazza Solferino 2, tel. 011/5623800.

di Stefania Martini