Sinfonia di oggetti abbandonati
Ottobre 20, 2008 in Spettacoli da Stefano Mola
No, non ho cominciato a suonare pestando sulle pentole quando ero bambino. Ho scoperto il piacere della musica strimpellando la chitarra, come il resto del mondo. Era il periodo del folk e, con amici, si creavano gruppi musicali per ballare… Più tardi, ho avuto una formazione classica. Era interessante, ma era ancora più appassionante maneggiare il mio clarinetto al contrario per produrre delle sonorità inedite… Poi ho adattato il bocchino su un annaffiatoio e i suoni che ne uscirono erano sorprendenti. Credo di aver avuto solo allora la mia prima vera emozione musicale. Da allora mi sono dedicato ad imitare una quantità di strumenti con oggetti di recupero. Poi ho cominciato, talvolta per caso, a fare vere scoperte personali – stava nascendo un universo, alla vita sonora, visuale, poetica. Attraverso la “liuteria selvaggia “, ho infine trovato la mia via di musicista. Da quindici anni le creazioni di spettacoli si succedono, e la materia mi sembra impotente, se la confronto con l’immaginazione
Ecco Max Vandervorst. Non so voi, ma alla sola lettura mi si riempiono gli occhi di infantile curiosità ed adulto apprezzamento. Infantile, perché significa guardare il mondo senza rassegnazione. Dove sta veramente scritto che l’annaffiatoio altro nella vita non deve fare se non piangere acqua sui fiori? Forse la sua rotondità ha da sempre desiderato di partorire suoni, con invidia e rimpianto verso le (da noi considerate) più nobile curve d’un violoncello, per esempio.
Adulto apprezzamento per aver saputo non solo mantenere, ma anzi perseguire quella visione del mondo. Una visione che ci permette di mantenere lo scarto laterale, la fantasia, e di affrontare con successo problemi quali quello del rapporto tra animali e frigoriferi. Adulto apprezzamento anche per la capacità di mantenere in vita tutto ciò che normalmente consideriamo scarto (atteggiamo assolutamente ecologico, peraltro).
Ora, se fossi in voi, non mi lascerei scappare l’opportunità di ascoltarlo, di vederlo all’opera in questo universo poetico e stralunato. Potrete farlo Giovedì 23 Ottobre, al Piccolo Regio (inizio alle ore 21:00). Lo spettacolo che Vandervorst presente è Sinfonia di oggetti abbandonati, per polistrumentista solo e orchestra di strumenti inediti.
Potrete così vedere come nelle sue mani ogni cosa si trasforma, si rianima, viene reinventata per trasformarsi in una miriade di voci nuove, con semplicità, freschezza, umorismo. Per tornare adultamente bambini.
Il concerto fa parte di Micron, rassegna di opere da camera giunta alla sua IV edizione.
Per informazioni: Associazione Culturale Mythos
di Stefano Mola