SIGUR ROS
Novembre 2, 2005 in Spettacoli da Cinzia Modena
Dopo le due date, Roma e Milano, che hanno registrato il tutto esaurito, fialmente ritornano in Italia ed a Torino i SIGUR ROS!
Venerdì 25 novembre 2005 il gruppo islandese sarà al teatro della Concordia di Venaria Reale (TO) per la presentazione di “TAKK”, il loro ultimo album
I suoni di un paesaggio bellissimo, di una terra speciale, che conosce le emozioni e i sentimenti più intimi degli esseri umani;
i suoni dell’anima, del cuore, degli spiriti che ognuno ha dentro di sè.
E’ inutile spiegarlo con parole: bisogna solo ascoltare.
[Dall’italian Sigur Ros website]
Atmosfere eteree e sognanti, unite a sperimentalismi elettronici al crocevia tra minimalismo e dream-pop, chill-out e ambient music in un insieme di sonorità limpide e suggestive come le terre d’Islanda da cui provengono: questa è la formula musicale dei Sigur Ros.
La loro musica è un magma vulcanico di suoni trasversali: dagli Stone Roses ai Radiohead, dai Dead Can Dance all’inevitabile accostamento con la conterranea Bjork. Proprio lei è stata una delle loro sostenitrici sin dal 1994, quando decise di inserire un loro brano in una raccolta da lei curata per festeggiare i 50 anni di indipendenza islandese dalla Danimarca.
La loro storia
Il quattro dicembre 1994 Jón Þór Birgisson, Ágúst Ævar Gunnarsson e Georg Hólm danno vita ai Sigur Rós.
Il nome vien preso in prestito dalla sorellina appena nata di Jónsi (la voce del gruppo), Sigurrós (Rosa della Vittoria) e subito dopo iniziarono a lavorare al primo album. Ci vollero appena sei ore per registrare il primo singolo, Fljúgðu, che venne pubblicato in ocasione del cinquantesimo anniversario dell’indipendenza islandese. Tuttavia, non fu facile gestirsi tra problemi di budget, studi, impegni di alcuni componenti della band.
Quattro anni dopo, nel 1997, uscì il loro primo album “Von” (‘speranza’) il cui singolo “Leit Af Lifi” arrivò subito al n°1 delle classifiche della terra natia. L’album fu molto apprezzato dalla critica, anche se non seguì un successo anche intermini di vendite.
Il 2000 è l’anno della consacrazione internazionale, America compresa: l’etichetta britannica Fat Cat pubblica “Ágætis Byrjun” (un buon inizio’), un concentrato di immagini rivestite di un suono raffinato con un pizzico di esotismo-esoterismo concentrato nello splendore del singolo “Svefn-G-Englar”.
La conferma di un talento fuori dal comune arriva con “( )”: otto tracce senza titolo interrotte da uno stacco di 30 secondi. La prima parte rappresenta la luce e l’ottimismo, mentre la seconda è più lugubre e malinconica.
Ora è finalmente giunto il momento di “Takk” (‘grazie’), pubblicato in Italia e distribuito in settembre.
Con Takk, questi ragazi islandesi regalano un lavoro eccellente. L’album è al contempo grandioso e intimo, orchestrale e luminoso, riccamente sfaccettato ed essenzialmente semplice.
I Sigur Ros hanno da poco concluso il loro primo tour europeo con le due date italiane – Roma e Milano – che sono andate esaurite intempi brevissimi, suscitando reazioni esaltanti da parte di pubblico e media. Dopo una “intermezzo” tra Giappone, Australia e America, ritornano in Europa a novembre, toccando anche Torino.
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di Cinzia Modena