Siena – Cantù la finale di coppa Italia 2011
Febbraio 13, 2011 in Sport da Redazione
In un palaolimpico affollato e con delle curve molto colorate e calde nel sostenere Siena e Montegranaro prima e poi, ancora di più, Cantù e Avellino, si sono decise stasera le due finaliste che domani, 13 febbraio 2011, ore 18.15, a Torino, si contenderanno la Coppa Italia.
Siena cercherà la terza coppa Italia consecutiva, nonché l’ennesimo trionfo nazionale in questi ultimi anni vincenti.
Cantù proverà a rompere il fronte del predominio indiscusso dei toscani con un’altra performance perfetta, secondo lo stile e la determinazione mostrate ieri sera e oggi contro Avelino, che perde l’occasione di bissare il successo di tre anni fa nella final eight.
Pronostico per la finale: Siena – Cantù 72-70
Scegliete voi se è stato più decisivo il muro difensivo che tiene Avellino ad 11 punti o il terrificante quarto da 17 punti di Mazzarino, inclusivo di un mortifero 5/6 da tre punti.
Come con Biella, Cantù chiude la partita gia all’intervallo, chiuso in vantaggio 44-27, con un quarto da 29 punti e 11/13 complessivo al tiro.
E per assicurarsi di non soffrire, una ulteriore raffica da 3 punti ad inizio ripresa porta Cantù a piu 27. Szeyczzyk tenta di riavvicinare Avellino in chiusura di terzo quarto, ma le ultime splendide pennellate di Ortner a centro area permettono la standing ovation per il Cardinale che chiude a 17 punti, davanti ad una curva eccitata ogni oltre limite.
Due indizi fanno una prova no? Forse erano tre, ma l’impressione che lascia Cantù è tale che non dargli una chance per domani sarebbe assurdo. Siena non gli lascerà gli spazi di stasera, e saprà come chiudere sull’arco, ma la freschezza fisica e mentale dei canturini sembra onestamente superiore. Sappiamo che questo difficilmente basterà, servirà anche fortuna e quei nervi saldi che sono la forza di Siena.
Avellino esce con onore, anche visto il non facile momento societario, mette in mostra i propri talenti, Green, che pur con percentuali oscene aggiunge 8 assist ai 20 di ieri sera, e Szeyczzyk, che conferma ala grande la propria solidità. E non possiamo scordarci che i campani stanno giocando senza un giocatore chiave come Troutman. Vedremo come riuscirà a portare tutto questo fino alla fine della stagione.
Il coach di cantù, Trinchieri, giustamente soddisfatto e ironico in conferenza stampa, ammette di avere una freccia contro Siena e sa che dovrà appoggiarsi alla “sindone” Mazzarino, sperando che non sia il giorno di chiusura dell’esposizione, e alla coesione di una squadra che gioca il miglior basket del momento.
I tifosi di Cantù ma forse di tutta Italia saranno qua a vedere se il miracolo si compierà fino alla fine, a 8 anni dall’ultima finale giocata.
Siena fa il proprio dovere e raggiunge la finale con una buona, anche se non scintillante, partita. Vince come al solito con la squadra e la compattezza, contenendo l’entusiasmo di una ottima Montegrananro che può essere molto soddisfatta delle proprie Final Eight.
La differenza la fa la vecchia guardia di Siena, con i canestri decisivi nell’ultimo quarto di Stonerook, Lavrinovic e Kaukenas, dopo un avvio molto buono di Aradori.
Montegranaro rimane in scia tutta la partita mostrando la propria batteria di giovani italiani, tra i quali merita una menzione speciale Cinciarini, e la solidità dei lunghi Ford e Ivanov che ripetono la buona prova di giovedì.
Siena comunque tiene bene a rimbalzo anche grazie alla solidità di Rakovic, che dà spessore e peso con 12 punti e 7 rimbalzi, e una schiacciata che segna il momento chiave della partita.
Ray invece scompare come gli capita dopo una buona prestazione e i suoi tiri mancano per tenere la squadra in linea.
La partita rimane in bilico fino a 4 minuti dalla fine, quando la Fabi Shoes sbaglia due occasioni per stringere a meno 6: da quel momento Siena chiude la partita con un paio di recuperi e contropiedi che fissano il punteggio finale sul 80-67.
Pillastrini, coac dei marchigiani, non è soddisfatto della partita, specie del primo tempo, e questo è importante per tenere alta la tensione per un finale di campionato che può portare belle soddisfazioni a Montegranaro.
Il mister Pianegiani conferma che la squadra, pur in un momento non facile tra infortuni e cambi ancora in corso (Jaric non è stato schierato), sa seguire un piano partita adatto alla situazione, conservando energie e controllando la partita, senza magari essere brillante e spettacolare come in altri momenti. Dovrà trovare nervi e benzina per strappare la vittoria a chi supera l’altra semifinale, pur rimanendo largamente favorita per esperienza, carattere e profondità.
di Alberto & Claudio