Shakespeare e le donne
Aprile 2, 2006 in Spettacoli da Roberto Canavesi
TORINO – Teatro e psicanalisi formano non da oggi un binomio spesso utilizzato in percorsi di indagine di un disagio sociale sondato con il linguaggio della scena: indubbio precursore di tempi a Torino, in questo particolare ambito, è sempre stato il Tangram Teatro diretto da Ivana Ferri e Bruno Maria Ferraro, compagine artistica che nel suo piccolo buenos retiros di via don Orione ha nel corso degli anni promosso numerosi progetti legati al rapporto disagio-scena.
In questa specifica direzione, dal 1 al 12 aprile, prenderà corpo “Shakespeare e le donne”, rassegna tutta al femminile che occuperà gli spazi del Teatro Gobetti e della Cavallerizza Reale per articolarsi in una serie di appuntamenti realizzati in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino e Scuola Holden: si parte sabato 1 aprile alle 21, negli spazi della Cavallerizza di via Verdi, con una serata dedicata a Lady Macbeth, in assoluto uno dei caratteri femminili più articolati, e per questo intriganti, dell’intera galleria scespiriana. Una prima parte di serata con l’attrice Lucilla Giagnoni impegnata “in scena a dialogare con estratti da film su Macbeth creando un vero e proprio ambiente dentro il quale ricostruire la vicenda umana di una donna diversa”; a seguire il pubblico chiamato ad essere parte integrante di un sociodramma condotto dallo psicoterapeuta Ottavio Rosati, modalità molto originale per coinvolgere gli spettatori in un ripetuto gioco di proiezioni dell’identità e delle identificazioni all’interno di un improvvisato contesto scenico.
Da martedì 4 a domenica 9 aprile al Teatro Gobetti, Silvia Battaglio sarà protagonista di Ofelia, lo spettacolo, inserito all’interno del cartellone del Teatro Stabile di Torino, con cui la giovane attrice torinese intende affrontare un tema molto attuale come quello della follia che si genera da corruzione e degenerazione dei rapporti famigliari: un itinerario conoscitivo sulla fragile umanità di un personaggio, ancor oggi ricco di fascino e mistero, che sarà anche la linea guida del “Laboratorio scrivere per Ofelia”, il progetto di scrittura drammaturgia, a cura della Scuola Golden, in programma alla Cavallerizza Reale il 5, 7 ed 8 aprile alle ore 17.
E poi ancora, da lunedì 10 a mercoledì 12 aprile alla Cavallerizza Reale, un’altra donna scespiriana, la Miranda de La tempesta, sarà al centro della performance di Roberto Latini per Fortebraccio Teatro in un originale spettacolo di teatro-tecnologico che porta in scena un particolare utilizzo espressivo della realtà virtuale: in scena, infatti, un unico attore darà corpo e voce ad una Miranda virtuale grazie all’impiego di una particolare tuta che, con la tecnica del motion capture, ne proietterà i movimenti sdoppiati su di uno schermo.
Lady Macbeth, Ofelia, Miranda: tra donne, prese a prestito dall’universo femmineo di William Shakespeare, per un’intensa dodici giorni in cui realtà e virtuale, letteratura e vita avranno più volte modo di interagire cercando di far luce su alcuni degli aspetti più complessi dell’agire umano.
Shakespeare e le donne
Un progetto tra teatro e psicanalisi, a cura del Tangram Teatro Torino.
Teatro Gobetti e Cavallerizza Reale, dal 1 al 12 aprile:
Per informazioni:
www.tangramteatrotorino.it
www.teatrostabiletorino.it
di Roberto Canavesi