Scarchilli: per me è come un derby

Gennaio 24, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Dopo il triangolare amichevole di mercoledì ad Imperia, il Torino è rientrato in Piemonte con un giorno di anticipo sul programma. I granata sono tornati già ieri ad Orbassano, dove hanno svolto una seduta di allenamento nel pomeriggio. Camolese ama poco i ritiri prolungati, anche se l’amichevole infrasettimanale ha costretto i giocatori ad un piccolo tour de force, che non deve essere stato graditissimo dai calciatori, come si può evincere dalle parole di Alessio Scarchilli: “Stare due giorni in pullman e spostarsi da un posto all’altro non agevola certo il nostro fisico. Ora avremo due giorni per prepararci al meglio ad una partita difficile come quella contro la Lazio”.

Per Scarchilli, romano e cresciuto calcisticamente con i colori giallorossi, la partita con i biancocelesti costituisce una sorta di derby personale: “Ormai sono tanti anni che sto lontano dalla capitale, ma logicamente sento in modo particolare questa partita, essendo la Lazio la mia rivale storica. A Roma ho tantissimi amici laziali e tifa per la Lazio anche mio fratello David. Dopo la partita ci sarà sicuramente qualche sfottò, speriamo che sia il Torino ad avere la meglio”.

Reminiscenze giallorosse a parte, Scarchilli considera la Lazio un’avversaria temibilissima, nonostante l’assenza di Crespo e Nesta e la dura contestazione dei tifosi: “Domenica affronteremo una squadra molto forte, con un allenatore che sa motivare i giocatori. Per quanto riguarda la contestazione, conosco la piazza di Roma e so che non è facile per nessuno giocare nella capitale. Loro saranno caricati dal 5-0 di domenica scorsa, da parte nostra cercheremo di fare tutto il possibile per dare del filo da torcere alla Lazio con le nostre armi di sempre, ovvero cercando di mantenere il massimo della concentrazione dal primo minuto al 95′, anche se pure noi dovremo fare i conti con le assenze, mancando un giocatore fondamentale come Asta. Anche se quelle contro Lazio ed Inter sono due partite sulla carta proibitive, il campionato ha dimostrato che talvolta le cosiddette piccole squadre possono mettere in difficoltà le grandi”.

Il centrocampista passa poi ad analizzare la sua situazione personale, candidandosi per un posto da titolare per domenica, dopo essere risultato determinante entrando a gara iniziata nelle ultime due partite contro Udinese e Brescia: “Sto bene e ritengo che la strada migliore per raggiungere la condizione ottimale sia quella di giocare il più possibile, come dimostra l’esempio di Conte. Personalmente non mi sento così lontano dalla condizione dei miei compagni; sia io che il mister ci rendiamo conto dei miglioramenti che ci sono stati nelle ultime settimane e pertanto tocca a lui prendere le decisioni. Essere invocato come il salvatore dell’ultima mezz’ora è una responsabilità che non è sempre facile da mantenere; di Maradona, ce n’è stato uno solo”.

Perdurano intanto i dubbi sulla presenza di Delli Carri contro la Lazio, anche se ieri il difensore si è allenato. Ha lavorato anche Venturin, il quale accusa tuttavia sempre qualche linea di febbre. Camolese avrà comunque modo di trarre maggiori indicazioni sulle condizioni dei due dalla seduta di oggi pomeriggio. Qualora Delli Carri non dovesse farcela, il tecnico potrebbe lanciare il giovane Martinelli nel ruolo di libero, con Galante e Garzya in marcatura.

di Giovanni Rolle