Scaldiamoci con un bel bagno turco
Aprile 10, 2005 in Medley da Redazione
La tradizione del bagno turco o hammam è molto antica: da quando i Turchi, arrivati in Anatolia vi portarono le loro tradizioni. Ispirati ai bagni greci, bizantini e alle terme romane, da luoghi sacri e di culto nelle moschee per le abluzioni rituali e purificatrici richieste dalla tradizione islamica, divennero in breve luoghi di incontro sociale, tranquilli, rilassanti, profumati da incensi e vapori odorosi.
Nell’hammam tra l’altro avevano luogo le cerimonie precedenti il matrimonio, quando le donne di prendono cura di altre donne.
Per i turchi il bagno è tuttora ben più di una semplice pratica igienica ed è intimamente legato alla vita quotidiana; ll’hammam rappresenta un momento privilegiato di relazione ed il luogo in cui si incontrano persone di ogni rango e categoria sociale: giovani e vecchi, ricchi e poveri, tutti possono frequentarlo liberamente.
La grande importanza che l’Islam ha sempre dato alla pulizia personale ha fatto sì che gli hammam sorgessero a centinaia in tutta la Turchia ed in particolare ad Istambul dove ancora esistono splendide architetture dedicate alla pratica del bagno. L’uso vuole che uomini e donne si bagnino separatamente e che i musulmani si bagnino molto spesso, in particolare di venerdì, giorno sacro.
Grazie al fenomeno dell’immigrazione dai paesi del mediterraneo (Nord Africa e Medio Oriente) l’abitudine dell’hammam si è diffusa anche nel mondo occidentale, in Italia ne sono sorti alcuni del tutto identici a quelli originali dove ci si ritrova per dedicarsi alla cura e alla bellezza del corpo.
Un hammam si compone di più ambienti con funzioni differenti.
Tepidarium: grande sala calda e moderatamente umida con panche di marmo e pietra riscaldate, fontane e zampilli d’acqua. E’ la stanza che serve per acclimatarsi e ambientarsi, si fa il peeling con l’argilla o con un impasto di mandorle dolci e si viene massaggiati dal personale.
Si passa poi alla seconda stanza o Calidarium ambiente saturo di vapore dai 30 ai 60° che ridona elasticità e luminosità alla pelle grazie all’abbondante sudorazione con cui si eliminano le tossine. In questa stanza si procede al lavaggio su tavole di marmo.
Si passa quindi al Frigidarium che prevede doccia fredda a 20/25° oppure immersione in una piccola piscina o lavaggi con secchi di acqua fresca per eliminare l’argilla e rinfrescarsi.
Dulcis in fundo la stanza relax e il massaggio con oli aromatizzati.
In questo delizioso viaggio non solo si deterge la pelle ma anche il respiro si fa più profondo come dopo un’aerosolterapia.
Il caldo e il vapore agiscono inoltre su alcuni leggeri dolori di origine reumatica o artrosica e, assicurano gli habitué, non c’è modo migliore per ristorare e riscaldare tutto il corpo dai rigori invernali.
La pubblicazione di questo articolo rientra negli accordi di partnership tra il nostro magazine e Cidimu.it, sito specializzato nella diagnostica e medicina on line.
di redazione Cidimu