Salome
Febbraio 25, 2008 in Spettacoli da Stefano Mola
L’EVENTO
La Salome di Richard Strauss che il Teatro Regio offre ai nostri occhi e orecchie a partire da Martedì 26 Febbraio (alle ore 20:00) è uno di quegli spettacoli su cui a priori l’etichetta dice: evento. C’è il timbro di un nome che recentemente ha fatto assai discutere: il regista canadese Robert Carsen. Sì, proprio quello che nel Candide aveva messo in mutande i potenti del mondo.
ME E ROBERT CARSEN
Io non ho visto il Candide. Quando avevo letto le cronache dello spettacolo ero rimasto perplesso. Mi sembrava ci fosse l’odore di provocazione facile e fine a sé stessa. Poi l’anno scorso ho visto, al Regio, Rusalka. E prima di andare oltre, occorre una premessa. Quello che mi piace dell’opera lirica è la sua dimensione globale. C’è tutto: canto e musica, in primo luogo; ma anche narrazione. E teatro: luci, costumi, colori, movimenti. Lo spazio della scena, quello che succede e come è fatto succedere. Sull’interpretazione della musica e del canto c’è molto spazio, certo. Senza dei buoni cantanti e una brava orchestra, un’opera non va lontano.
Ma sull’allestimento e la regia si può fare quasi di tutto. Restare alla lettera del libretto, mettere i comodini dove serve, offrire costumi rinascimentali se siamo nel rinascimento, borghesi se siamo nell’ottocento. Oppure ambientare la Semiramide in uno scenario Star Trek. La prima operazione è più sicura. La seconda richiede non tanto coraggio (il tempo dell’épater la bourgeoisie è finito, o almeno spero) quanto intelligenza. Aprire la strada a uno sguardo nuovo. Stupire senza porsi lo stupore come unico fine. Saper scavare nelle pieghe del testo, nella forza delle storie, evidenziando, offrendo punti di vista nuovi.
L’allestimento e la regia sono anche responsabili di quel momento bellissimo di sospensione che precede l’apertura del sipario. Che è come quando da piccoli si scartano i pacchi regalo. Che cosa ci sarà dentro? All’allestimento e alla regia spetta il compito di non deludere il bambino che di fronte al buio vede lentamente il sipario scivolare di lato.
Ma Robert Carsen? Posso dire che ho ancora bene in mente le scene e la regia di Rulsaka. E i ragionamenti che avevo fatto dietro. Le cose che mi aveva fatto pensare. I momenti in cui mi ero emozionato. Uno spettacolo dal vivo, come è stato detto, è fatto d’aria. Quando il sipario si richiude, scompare. Quello spettacolo, quello lì che hai appena visto, non è come un quadro in un museo che puoi ritornare a vedere. Resta dentro di te solo se è capace di incidere qualcosa, se ti lascia una emozione o un pensiero, al di là della musica. Rusalka mi è rimasta dentro, ed è per questo che aspetto Salome come un evento personale.
SALOME
Che poi, se fossimo ancora a quel tempo dove forse épater la bourgeoisie aveva ancora un senso, gli elementi ci sarebbero tutti. Uno scrittore scandaloso nel senso della pruderie e delle prime pagine dei giornali come Oscar Wilde che riscrive una vicenda torbida quante mai, quella di Salome, calcando la mano sugli aspetti morbosi, ossessivi ed ovviamente erotici, danza dei sette veli ovviamente inclusa. La vicenda è notissima e quindi non ci dilunghiamo più di tanto (nel sito del Regio trovate il riassunto).
Detto del regista, sappiate che l’allestimento è nuovo ed è in coproduzione con Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Teatro Real de Madrid, con le scene di Radu Boruzescu, i costumi di Miruna Boruzescu e la coreografia di Philippe Giraudeau.
La direzione è affidata al maestro Gianandrea Noseda, Direttore musicale del Regio. Darà voce alla protagonista l’affascinante Nicola Beller Carbone, al debutto scenico in Italia. Erode sarà Peter Bronder, tenore estremamente duttile e in grado di spaziare da ruoli di primo tenore a quelli di tenore caratterista. Torna al Regio, per il ruolo di Jochanaan, il baritono afroamericano Mark S. Doss. Il mezzosoprano Dagmar Pecková sarà Erodiade, la volitiva madre di Salome, e il tenore Jörg Dürmüller il capitano Narraboth.
RAI Radio 3, in occasione della ‘prima’del 26 febbraio, trasmetterà Salome in diretta.
INFORMAZIONI
Nove recite, dal 26 Febbraio al 9 Marzo
Per informazioni e vendita biglietti
Biglietteria del Teatro Regio
Piazza Castello 215
Tel. 011.8815.241/242
[email protected]
www.teatroregio.torino.it
di Stefano Mola