Rossi Stuart e Anche libero va bene

Giugno 21, 2006 in Cinema da Marcella Trapani

ANCHE LIBERO VA BENE di K. Rossi Stuart al suo primo film come regista

Anche libero va benePrima prova come regista cinematografico per K. Rossi Stuart con Anche Libero va bene, la storia di un bambino alle prese con un padre ossessivo e una madre instabile e sempre in fuga. Uno spaccato familiare molto problematico visto attraverso gli occhi di Tommi, interpretato benissimo dal piccolo A. Morace.

Renato, il padre solo che vive coi suoi due figli, Viola (M. Nobili) e Tommi, è lo stesso Rossi Stuart. Cerca di condurre al meglio il ménage familiare, ma i problemi di lavoro e il ritorno improvviso della moglie Stefania (B. Bobulova) turbano il precario equilibrio che si è creato.

Tommi è combattuto tra il desiderio del calore e dell’amore materno, che gli mancano molto, e la consapevolezza del dolore che un nuovo abbandono da parte della mamma gli potrebbero causare. Per lui la madre che ritorna è un pericolo non una gioia. La sua maturità, la sua disponibilità a rinunciare ai propri piaceri per stare vicino a quel che resta della sua famiglia sono davvero commoventi. Toccante è la scena in cui Tommi, rientrando in casa con il padre e la sorella, nota per primo che la luce in cucina è spenta e capisce al volo che la mamma ancora una volta è andata via.

Una situazione senza via di uscita in cui i bambini guardano il mondo dei grandi ancora una volta con occhi più lucidi e consapevoli. Un film molto “interiore”, fatto di piccole cose quotidiane, che strizza l’occhio al cinema del Neorealismo e che segna sicuramente un buon inizio per la promettente carriera del neo-regista Stuart.

di Marcella Trapani