Risveglio di primavera
Gennaio 14, 2002 in Spettacoli da Roberto Canavesi
Quest’anno il Teatro Stabile di Torino, come peraltro annunciato ad inizio stagione dal direttore artistico Massimo Castri, si apre all’Università avvalendosi della collaborazione con il CRUT (Centro Universitario Regionale per il Teatro) nell’organizzazione del laboratorio che culmina con la messinscena al Teatro Gobetti, da stasera fino a domenica 27 gennaio, del Risveglio di Primavera di Franz Wedekind, “una tragedia di ragazzi” in tre atti in cui si affronta il delicato tema del passaggio dall’adolescenza alla giovinezza.
Nel presentare un gruppo di ragazzi e la loro dolorosa iniziazione alle prime esperienze sessuali, Wedekind scaglia le proprie feroci strali contro quella bigotta ed ottusa borghesia di fine Ottocento incapace dei trasmettere ai suoi giovani i valori veri della vita, impedendo così alle nuove generazioni di vivere e privandole delle possibilità di avvicinarsi a determinate esperienze in maniera serena e spensierata: in quest’ottica vanno letti i numerosi accadimenti tragici che caratterizzano la vicenda, dall’espulsione della scuola di Melchior, colpevole di aver trascritto su di una pagina la scoperta del sesso, al suicido del suo amico Moritz assalito dal rimorso di non essere stato ammesso agli esami, piuttosto che al tragico epilogo che vede la giovane Wendla morire in un improvvisato tentativo di aborto.
Oscurato dalla censura il testo venne rappresentato solo quindi anni dopo la stesura per merito di Max Reinhardt, il primo ad avere il coraggio di denunciare e riprodurre in scena i crimini contro la morale di quella borghesia Guglielmina tanto criticata e osteggiata in vita da Wedekind.
Risveglio di primavera
Teatro Gobetti
Da martedì 15 a domenica 27 gennaio
Rario: feriali 20.45, festivi 15.30
Ingresso: 18,08 euro
informazioni allo 011.517.62.46
di Franz Wedekind. Teatro Stabile di Torino – CRUT. Con Silvia Ajelli, Nicola Bortolotti, Tommaso Cardarelli, Paola D’Arienzo, Giuseppe Loconsole, Fabio Troiano e Carlotta Viscovo: scene e costumi di Claudia Calvaresi, luci di Giancarlo Salvatori, suono di Franco Visioli, regia di Marco Plini
di Roberto Canavesi