Ricordi ariosi
Maggio 17, 2006 in il Traspiratore da Simona Margarino
Alza il braccino, il sindaco del libero Stato di Sant’Intaglia. Proprio così, nell’attimo preciso in cui le sue guance rubizze illuminano la testa spelacchiata, l’indice e il mignolo destri toccano il cielo, per ventura sulla capoccia del rappresentante della vetusta Monarchia di Pan d’Ispagna. A mezza spalla dall’obiettivo la mano ironica fa ciao al fotografo, sollevata da tanto umore e, invero, anche 4 centimetri di tacco
Yuppie, festeggiano i giornali, infervorati da un’allegria impareggiabile, dimenticando cronache nefaste, come non succederebbe in una dittatura senza carta. Ahimé, deplorano le menti affette da una seriosità che non ha rimedio, quasi non potessero credere a una simile furberia, invidiosi del corredo di un cervello che un cromosoma su un miliardo mette insieme con così pochi rappezzi.
Ma basta un colpo di vento pubblicitario e l’istantanea si rovescia a terra, il bianco si fa nero, le parti s’invertono, la comitiva sorridente dei politicanti di cartone cade con un tonfo. Allora la lastra diventa radiografia e il primo cittadino resta solo più il ‘negativo’ dell’abitante medio che si gira dall’altra parte. Deluso che già sia terminato il siparietto e la vita debba ripartire con un ricordo.
Pillola del giorno: siccome le perle di diplomazia conoscono tutte le lingue, con una speciale predilezione per l’espressione ‘campare tutto in aria’, TUTTO È BEN LECITO QUEL CHE BEN IN FRETTA SI DIMENTICA, alleluia.
di S. Margarino