RICCARDO III E RE LEAR

Aprile 13, 2010 in Spettacoli da Gabriella Grea

Mentre sui quotidiani cittadini si dibatte sulla reale esistenza del poeta e sulla effettiva paternità di tutte le sue opere, Shakespeare resta ancora protagonista del teatro cittadino. Dal 13 al 18 aprile al teatro Gobetti sarà di scena Riccardo III per la regia di Jurij Ferrini, mentre al Teatro Carignano dal 13 al 25 aprile la Compagnia del Teatro Stabile di Genova proporrà Re Lear.

Riccardo III non è considerata una delle sue opere maggiori, ma il re usurpatore, assassino e deforme, incarnazione del male assoluto, rappresenta uno dei banchi di prova maggiormente ambiti dagli attori. “Essere in scena come attore e regista –sostiene J.F. in un’intervista a Ilaria Godino- è molto faticoso, ma anche un privilegio, perché in questo caso Riccardo è il motore, ha un’energia da regista, una spinta metateatrale”.

Jurij Ferrini interpreta il protagonista del dramma da una sedia a rotelle, escludendo completamente l’uso degli arti inferiori. Un diversamente abile moderno che “addestra un gruppo di ragazzi al cinismo politico e alla spietatezza. E’seducete e manipolatore, non teme di autocommiserarsi per ottenere i suoi scopi, mente spudoratamente e ride di chi gli crede, disprezza persino chi lo sostiene”. Non toglierà mai la maschera, non mostrerà il suo cuore, a meno di cedere alla tentazione di considerarlo il Male puro, assoluto, che prende forma attraverso la deformità del personaggio. “Riccardo assume su di sé il gusto per il male, lui è il più forte perché capace di andare in fondo alle pulsioni di violenza” (J. F.).

C’è comunque una possibilità di redenzione che arriva dal mondo femminile; “è il modo di ragionare delle donne a dare una speranza, anche oggi”.[…] “Mi sono concentrato su tre donne Lady Anne, Elisabeth e la Duchessa di York, donne di età diverse, ma tutte animate da una fragilità che ho inteso come valore, non come debolezza, anche se le rende vittime delle situazioni. Queste donne danno sempre una seconda possibilità a Riccardo, come se volessero tentare di redimerlo. Purtroppo il male trionferà ugualmente, poiché è la logica maschile del tradimento, della guerra e della slealtà a vincere” (J. F.).

Se Riccardo III è la quint’essenza della malvagità, Re Lear racconta il paradosso di stare al mondo. Mario Sciaccaluga ha scelto di ambientare il lavoro in un mondo barbarico, attraversato da grandi passioni primordiali, in antitesi con il linguaggio colto e raffinato della traduzione di Edoardo Sanguineti (fedelmente in versi e in prosa come nel testo originale). Questa tragedia è la maggior meditazione di Shakespeare sulla vecchiaia estrema, sulla dolorosa necessità di rinunciare al potere, all’autorità e all’amore; la perdita della vista è metafora dell’accecamento della mente, per il venir meno della lucidità dell’intelletto.

La rabbia folle e dirompente di Re Lear è una risposta all’orrore di essere trasformato in un uomo comune, un’ospite, una comparsa nella pièce della Vita che l’aveva visto protagonista assoluto e indiscusso.

Incuriosisce il fatto che questa visione di perdita devastante si è fatta strada non nell’animo di un eccentrico eremita o di un uomo sul limitare della propria decadenza, ma in un drammaturgo all’apice del successo appena quarantenne. Anche nel Seicento un’epoca in cui l’aspettativa di vita era inferiore alle aspettative contemporanee a quarant’anni non si era ancora considerati vecchi. Forse la risposta è nell’ipotesi del regista: “in quest’opera tutto è efferato e insensato, è la tragedia degli antropofagi, dove l’umanità deve per forza depredare se stessa come i mostri dell’abisso”.

RICCARDO III, dal 13/04/2010 al 18/04/2010 , TEATRO GOBETTI

di William Shakespeare

traduzione Claudio Morganti

con Jurij Ferrini, Angelo Tronca

Loris Leoci, Massimo Boncompagni, Claudia Salvatore, Wilma Sciutto, Matteo Alì, Andrea Cappadona, Simone Felici

ideazione scenica, adattamento e regia Jurij Ferrini

disegno luci Dario Andreoli

progetto U.R.T./ Compagnia Jurij Ferrini

Orario spettacoli:

feriali ore 20.45 – domenica ore 15.30

RE LEAR, dal 13/04/2010 al 25/04/2010, TEATRO CARIGNANO

di William Shakespeare

versione italiana Edoardo Sanguineti

con Eros Pagni

e con Alice Arcuri, Gianluca Gobbi, Maurizio Lastrico,

Massimo Mesciulam, Orietta Notari, Enzo Paci, Nicola Pannelli, Fiorenza Pieri, Vito Saccinto, Federico Vanni, Massimo Cagnina, Fabrizio Careddu, Michele Di Siena, Pier Luigi Pasino, Marco Pieralisi

regia Marco Sciaccaluga

scene e costumi Valeria Manari

musiche Andrea Nicolini

luci Sandro Sussi

fonica Claudio Torlai

Teatro Stabile di Genova

Durata 3h

è previsto intervallo

Orario spettacoli:

feriali ore 20.45 – domenica ore 15.30

Biglietteria

Teatro Stabile/Teatro Regio – Torino

piazza Castello 215 – Torino

da martedì a venerdì, orario 10.30 – 18.00

sabato, 10.30 – 16.00

Telefono 011 8815241/242

Vedita Telefonica

dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00

011 8815270

http://www.teatrostabiletorino.it

di Gabriella Grea