Relax e cultura all’hotel Giardino di Ascona
Agosto 3, 2002 in Viaggi e Turismo da Claris
Ascona: i riflettori dei sei palchi sul lungolago si sono spenti al suono delle ultime note del 18° New Orleans Jazz Festival ormai da qualche settimana e, intanto che cresce l’attesa per la prossima edizione, dedicata a Bix Beiderbecke, restano le bellezze naturali, armoniose musiche per gli occhi. Come le dolci acque del lago Maggiore con le montagne a ridosso e, sul lungolago, le case color pastello; come la vegetazione che si riflette orgogliosa di sé, in queste che sono le giornate più lunghe dell’anno, per ore e ore, nel pulitissimo lago, ma non solo. Anche in uno splendido “Giardino” (e nelle sue piscine!) di una magnifica villa di campagna in stile mediterraneo.
Si tratta di un “Giardino” molto particolare: avete presente Villandry, forse il più celebre fra i castelli della Loira, famoso non tanto per le sue stanze, quanto per le geometrie e la cura dei suoi tesori botanici? Ecco, qua abbiamo in miniatura le stesse fattezze: un parco che è un’opera d’arte, dedicata alla bellezza, allo spirito e alla voglia di vivere, con tanti spazi per intimi e raccolti attorno al ponte e alle sue ninfee, che ricordano la casa del migliore degli impressionisti, Monet e la sua Giverny, nei dintorni di Parigi.
Qui invece siamo in Svizzera, ad Ascona, e il relax è d’obbligo, in un ambiente elegante, raffinato, dove vige la regola delle 5c, ovvero carattere, cortesia, calma, charme, cucina… E noi ne aggiungeremmo una sesta: cultura… Già, perché proprio qui, all’hotel Giardino, si sono consumate le ultime fiammelle del Festival Jazz tradizionale più importante d’Europa, in una infuocata jam session con la tromba di Ed Polcer, la chitarra di Bucky Pizzarelli e il piano di Lars Edegran… Accordi conclusivi di una serata all’ordine della perfezione: il Final Gala del Festival. Uno spettacolo in tutti i sensi, musicale, gastronomico, sociale (dal sindaco di Ascona al direttore artistico Karl Heinz Ern…), ambientale…
Una serata memorabile, dicevamo. Tra gli allegri intermezzi dell’Ambrosia Brass e di ottimi bicchieri di vino (su tutti il Chianti, annata ’97), il ricevimento è iniziato con la maestria e l’autorevolezza di Lino Patruno accompagnato dal sax di Jim Galloway e dal miglior violinista jazz al mondo, Andy Stein, protagonista tra ravioli bicolore all’aragosta con purea alla rucola e salsa di limoni. Poi le note della New York All Star con la batteria di Ascione, magnifico protagonista ad accompagnare altre leccornie del pluripremiato chef Armin Rottele, fino all’indimenticabile buffet di dolci e formaggi, tanto ricco, quanto delizioso, con i mille gusti, le sorprese di una crepe o di un frutto esotico…
Il fil rouge della serata e dell’hotel? Il rosa dei bouquet giganti sui tavoli, delle piante fiorite che immensa grazia donano al “Giardino” (curato da 5 orticoltori che, sommati al restante personale, portano il rapporto in parità tra ospiti e persone al loro servizio); rosa come il colore delle bellissime auto e del pulmino d’epoca in bella mostra nel pergolato travestito da garage d’elite dell’hotel; rosa come parte delle lussuose suite, come simbolo del romanticismo… al bordo delle piscine, in camera o sul campo da golf… Rosa come le biciclette con cui il giovane, ma preparato e dinamico direttore, accompagna gli ospiti nelle escursioni programmate o come il battello che li porta alle isole di Brissago… E viene allora facile il legame con la cultura: gala finale del Festival a parte, al Giardino si susseguono, oltre a mostre d’arte temporanee di rinomati pittori e scultori, succulenti portate nelle rappresentazioni teatrali domenicali, con musical, balletti, operette…
Il 2% del fatturato speso in cultura è degno delle più munifiche fondazioni bancarie, non di un hotel (l’avete capito, vero, che stiamo parlando del più esclusivo relais per vacanze della Svizzera?), il Giardino, in cui vi sentite al sicuro, coccolati proprio con tutte le attenzioni che Paperon de’ Paperoni porge ai bigliettoni verdi nelle sue casseforti… Impossibile, quindi, non consigliarvi, quale meta esclusiva di vacanze segnate dal comfort e dall’eleganza, una settimana a soli dieci chilometri dal confine con l’Italia, nell’esclusiva Ascona, alla corte del poliglotta Reichholf, herr Direktor, magari in una delle 16 suite arredate in stile villa toscana: penso che se qui si girasse un remake di Ballo da sola, Bertolucci ne sarebbe onorato (per informazioni Hotel Giardino, via Segnale 10, Ascona, Svizzera; tel. 0041-917.858.888: www.giardino.ch).
La cortesia e l’affidabilità svizzera renderanno intenso il vostro soggiorno, dalla colazione alla soffusa luce del tramonto, tra le delizie di Afrodite (il ristorante, con un ottimo bollito misto, che stavate pensando?!) e di Bacco, tra un salto al centro fitness e una partita a golf, tra una sfilata di moda e un concerto jazz. Saranno giorni di emozioni indimenticabili, divertimento e armonia.
Se ancora non ne foste convinti, date uno sguardo al programma estivo dell’hotel, tra un tuffo in piscina e un tango, tra un buffet ed un picnic nel giardino del Giardino, tra una notte d’amore e un massaggio nel salone di bellezza, tra una partita di tennis ed un dolce far niente per godervi la vostra vacanza, la vostra estate, la vostra scelta e la vostra vita!
Hotel Giardino
Via Segnale, 10
Ascona, Svizzera
tel. 0041-917.858.888 – fax 0041-917.858.899
e-mail: [email protected]
www.giardino.ch
di Claudio Arissone