Rai NuovaMusica 2006

Marzo 8, 2006 in Spettacoli da Stefano Mola

L’EVENTO

FrancesconiVenerdì 10 Marzo, parte la terza edizione di RAI Nuova Musica. Cos’è? Una serie di sette concerti, tutti a ingresso gratuito dedicati alla musica classica scritta da autori contemporanei. Una manifestazione che è tra i fiori all’occhiello dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Tra gli autori eseguiti, nomi già noti, che hanno già lasciato una traccia nella storia della musica, come Stockhausen, Boulez, Sciarrino, Dutilleux. Ma accanto ai mostri sacri, anche giovani compositori. Un’occasione, quindi, di reciproca conoscenza, perché l’arte è soprattutto mettersi a confronto, in gioco, in discussione, allontanarsi dalle tracce consuete, curiosità.

Lo scorso anno RAI Nuova Musica ha ricevuto il Premio Abbiati, quest’anno è inserita nell’ambito di Italyart (che speriamo possa diventare un festival della cultura italiana a Torino, come suggerito in questi giorni).

IL PROGRAMMA

Venerdì le occasioni di curiosità, se vogliamo chiamarle così, sono due. Dapprima, alle 18:30, all’Auditorium Rai (sala del coro, piazza Rossaro, Torino), la possibilità di incontrare gli autori delle composizioni che verranno eseguite due ore più tardi: Helmut Lachenmann e Luca Francesconi.

Alle 20:30, il concerto, sempre all’Auditorium RAI di Piazza Rossaro, sotto la direzione di Peter Rundel e con la partecipazione del pianista Massimiliano Damerini e del soprano Alda Caiello. Due le composizioni in programma:

  • di Helmut Lachenmann Ausklang (1984-85), musica per pianoforte e orchestra (prima esecuzione in Italia), in cui troveremo una dimensione sonora sfuggente, che risuona nella distanza, sfidando i confini tra la musica e il silenzio. Il pianoforte e l’orchestra si confrontano alternando suoni impercettibili a momenti virtuosistici. La ricerca del compositore è rivolta verso la riscoperta di un suono recondito, sepolto in una dimensione ancestrale.
  • di Luca Francesconi Etymo II (2005) per soprano, elettronica e grande orchestra, su testi di Charles Baudelaire (prima esecuzione assoluta). Rivisitazione per grande orchestra di Etymo (brano composto nel 1994 per orchestra da camera). Nasce dall’intento di equiparare la voce femminile amplificata e l’elettronica alla potenza della grande orchestra. Francesconi lavora sul simbolismo dei testi di Charles Baudelaire, trattando in maniera paritaria due mondi apparentemente distanti: gli strumenti tradizionali e l’elettronica.

    di Stefano Mola