Pier Luigi Pizzi: Inventore di teatro

Novembre 30, 2006 in Attualità da Stefano Mola

L’EVENTO

PizziUn libro. Una storia. Venerdì 1 Dicembre alle ore 18 nel Foyer del Toro del Teatro Regio, presentazione al pubblico del volume Pier Luigi Pizzi. Inventore di teatro, edito dalla Umberto Allemandi di Torino. Saranno presenti gli autori, ovvero Lorenzo Arruga e Franca Cella, che ne discuteranno con il critico musicale Paolo Gallarati. E ovviamente, potremo incontrare anche Pier Luigi Pizzi. Potremo tutti, perché la manifestazione è a ingresso libero.

PIER LUIGI PIZZI

Pier Luigi Pizzi è un creatore di mondi. Ogni scena vuota è un volume d’aria all’interno del quale si agitano milioni di diverse possibilità. Un foglio bianco del tutto particolare, con i suoi spazi, i suoi vincoli, la sua atmosfera. Il contenuto lo sai. È quell’opera, quel testo. Ma un’opera e un testo, sulla carta, in un disco, dicono tutto e niente allo stesso tempo. Uno scenografo, un costumista, hanno una responsabilità tremenda, se ci pensate. Devono sognare il loro spettacolo privato, devono inverarlo in oggetti, tessuti, spazi, in modo tale da servire il testo e di coniugare il loro sogno con quello di chi assisterà allo spettacolo, con quello di tutti noi. Mica facile. C’è qualcosa di magico in tutto questo estrarre dal nulla dell’aria sospesa sul palco colori e oggetti.

Pier Luigi Pizzi di queste magie ne ha fatte oltre 500 spettacoli, prima come scenografo e costumista, poi anche come regista, nei grandi teatri di tutto il mondo. Magie raffinate, inventive, culturalmente coerenti.

Lorenzo Arruga e Franca Cella ne hanno raccolto la testimonianza. Il primo percorre la produzione dal periodo dell’indimenticabile Compagnia dei Giovani (Folk, Guarnieri, Di Lullo) alle ardite sfide con Luca Ronconi, alla sua totale responsabilità dello spettacolo, al suo divenire specialista di Rossini e interprete stimatissimo e ricco di cultura di tutto il repertorio operistico. La seconda ha curato la completa cronologia degli spettacoli.

E poi, non potevano mancare le immagini. Altro miracolo. Perché gli spettacoli non sono dei quadri, che poi raccogliamo in un museo e possiamo tornare a vedere quando vogliamo. C’è anche questo di affascinante: la magia è effimera. Queste foto in parte sottraggono gli spettacoli all’inevitabile e un po’ solo apparente oblio. Solo un po’, perché se lo spettacolo è bello, se è stato sognato bene, lascia delle tracce dentro di noi che l’abbiamo visto. Per molto tempo, ne sono sicuro.

di Stefano Mola