Piemonte… la signora del vino
Novembre 28, 2006 in Libri da Gustare da Stefano Mola
Titolo: | Piemonte… la signora del vino |
Autore: | Andrea Zanfi |
Casa editrice: | Carlo Cambi Editore |
Prezzo: | 67.00 |
Pagine: | 364 |
Che cos’è una mappa? Che relazione c’è tra la mappa e il mondo reale? Una mappa è una rappresentazione, un punto di vista, uno strumento per orientarsi. La mappa e il mondo non coincidono, così come l’ombra è cosa diversa dall’oggetto che la proietta. Il mondo è complesso: per questo abbiamo bisogno di più mappe diverse. La cartina del quartiere. La cartina dell’Europa. Quella del cielo stellato.
A seconda del tipo di occhiali che ci mettiamo per guardare l’infinita complessità del mondo, abbiamo bisogno di una guida diversa. Per quello che le mappe sono importanti, ed è necessario averne tante.
Se del mondo ci interessano il vino, le persone, le immagini, possiamo chiedere mappe ad Andrea Zanfi. Il libro che presentiamo qui è il quarto tassello di un mosaico che con tanta pazienza e molta passione Andrea sta costruendo del nostro paese. Dopo la Toscana, il Friuli e la Sicilia, eccolo arrivato in Piemonte.
C’è un metodo, dietro. Parlavamo di pazienza, poche parole fa. Sappiate che dietro queste pagine ci sono chilometri, e molti. Il metodo consiste nell’andare sul posto, entrare nelle cantine dove le cose succedono, passeggiare tra i filari, conoscere le persone. Naturalmente, anche assaggiare i vini. Ma i libri di Andrea non sono elenchi di schede tecniche. Ovvero, le schede – dettagliate, come è necessario – ci sono.
Il fatto è che c’è qualcosa di più. C’è il fattore umano. Ci sono frammenti delle storie di chi il vino lo fa. Fare un buon vino non è (fortunatamente, mi verrebbe da dire) un procedimento industriale. C’è una componente di innamoramento. Come ogni innamoramento, non ci sono particolari garanzie. C’è sempre un margine di incertezza e rischio, perché dietro c’è l’uomo. Ecco, qui gli uomini e le donne del vino sono raccontati. E sono anche fotografati. Come sono anche fotografati i paesaggi, dal quel grande artista dell’immagine che è Giò Martorana.
Qualche numero. 73 aziende. Oltre 700 vini assaggiati. Oltre 100 cantine visitate. Di nuovo, la pazienza, la passione.
E la scelta, che condividiamo, del titolo. Il Piemonte è una signora che al di là del tempo e delle mode ha saputo mantenere intatto un fascino, accrescendolo e consolidandolo. I grandi vini che nascono dal Nebbiolo. I gioielli dorati del Moscato. La splendida Barbera (esempio d’una rinascita). Del resto, il simbolo della città di Torino non è forse la Mole Antonelliana? Guardatela bene, quella cupola, e quella guglia. Non vi pare una dama con un’ampia gonna e il busto sottile? Pensateci. Immergetevi in questo libro, e gustatevi i vini di questa stupenda regione.
di Stefano Mola