Piccoli borghi del Canavese protagonisti
Settembre 1, 2005 in Spettacoli da Stefania Martini
Sabato 3 settembre, la casa di Giuseppe Giacosa diventa una grande arca, scrigno di memorie e “teatro ideale” per un artista come Gabriele Vacis, che intende far riscoprire agli spettatori, un’anima forte e buona, quella di uno dei più straordinari protagonisti dell’arte e della cultura tra Otto e Novecento, drammaturgo ed illustre librettista, nell’imminenza del centenario della sua morte.
Tra quelle pareti nacquero i versi indimenticabili de La Bohéme, di Tosca e Madame Butterfly, insieme alle vicende drammatiche di “Come le foglie” e “Tristi amori”.
E questa arca, inserita in un piccolo borgo come quello di Colleretto (che prese poi il nome attuale di Colleretto Giacosa), ospitò in quegli anni a cavallo tra due secoli, molti personaggi della cultura nazionale ed internazionale: Giovanni Verga, Émile Zola, Giosuè Carducci, Eleonora Duse, Antonio Fogazzaro, Edmondo De Amicis, Benedetto Croce, Arturo Toscanini, Sarah Bernhardt, André Gide ….
E il loro passaggio ha contribuito a rendere questo luogo carico di sottili emozioni.
Nel corso della serata sarà presentato il CD musicale tratto dal volume di Giuseppe Giacosa “I poeti del vino” della collana di Donnedizioni “Torino, città capitale del vino”, con musiche di Puccini.
La serata sarà allietata da un intermezzo enogastronomico curato da Donna Sommelier.
Ai partecipanti sarà offerto, infatti, un delizioso Sorbetto all’Erbaluce.
Due le realtà canavesane coinvolte in questa piacevole iniziativa: la Gelateria artigianale Vanilla, della Famiglia Dolza di Ivrea, che ha preparato il “poetico” sorbetto, con i vini dell’Azienda Agricola Longo Antonio, giovane realtà vinicola che si sta affermando nell’area come testimonial di progetti culturali.
UNA PARTITA A SCACCHI
Sabato 3 settembre 2005 – ore 21
Casa Giacosa, Colleretto Giacosa (To).
Ingresso: €. 12,00.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Wislawa Szymborska, Il gatto in un appartamento vuoto
Versi che generano domande, domande che generano altre domande e le risposte sono sempre piccole piccole. Ma ad esse si accompagna l’incanto.
E questo incanto, capace di togliere peso e dolore all’esistenza, è espresso nei versi di Wislawa Szymborska, poetessa polacca, premio Nobel per la Letteratura nel 1996.
I suoi versi, nella loro limpida chiarezza, nella loro straordinaria capacità di rivolgersi al lettore direttamente, partendo dalla palpabile concretezza delle cose, saranno presentati dalle voci di Ugo Pagliai e Paola Gassman domenica 4 settembre, nella suggestiva cornice di Villa Casana, a Montalto Dora.
Ben di rado è accaduto – con Neruda e davvero pochi altri – che un poeta contemporaneo parlasse con tanta disinvoltura e proprio di quei temi così “fondamentali” da diventare retorici e quasi banali. «Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche, / e poi fatico per farle sembrare leggere».
È lo sforzo di dire l’indicibile con una lingua semplice, comune e “orecchiabile”.
PER QUESTO VIVIAMO – la poesia di Wislawa Szymborska
Domenica 4 settembre 2005 – ore 16,30
Villa Casana, Montalto Dora (To).
Ingresso: €. 12,00.
Per informazioni:
Il Contato del Canavese – 0125/641161
www.teatrogiacosa.it
di Stefania Martini