Paolo Conte
Novembre 4, 2005 in Musica da Redazione
“Caro lettore, queste sono immagini ed impressioni nate dopo aver assistito al concerto di Paolo Conte, al Teatro Regio di Torino, il 31 ottobre del 2005…”
Note di pianoforte nero
grilli di suoni
luci vive che si aprono tra i musicisti
energia vibrante da mani virtuose
strumenti d’ottone e corde, xilofoni e percussioni
Giocare
tra sagome che si muovono su un
Blu palco blu tango blu
rosso, giallo, violetto… atmosfere
di suoni e di sogni
di musica che vola dal basso verso l’alto
un camminata a paso doble
e lui che racconta,
di una lunga milonga
Tutto inizia con il jazz…
il pittore
armeggia con invisibili tasti con
atmosfere,
soffuse, chiare, fumose, cristalline
la Donna si fa portare
sul palmo della sua mano, lontano
Note di grazia, note agitate
come gli animi e la gioia ed il turbamento
enchantés
uomini e donne si alzano
frac neri e paillettes di gran gala verso il palco
l’abbraccio del Regio scorre come una cascata
e avvolge quest’uomo sognatore
Guarda i piedi il sognatore, che fa?
Ha le mani che sudano e i tasti che scivolano tra le dita. Eppure non cessa e continua la sua storia. Incanto e meraviglia…
Parlano tutti lì davanti, gridano, e si alzano, mentre la saliva gli cade in canzoni burbere, che la giacca grigia fotografa. Mi vien da sorridere. Invece sto stretto stretto, aggrappato a lui, a un collo che canta.
In fondo non è un brutto mestiere, il mio, davvero no. Si campa bene, a fare il papillon di Conte Paolo
La voce e l’anima, sai che ti dico?, suonano un pianoforte a quattro mani.
di S.Margarino & C.Modena