Pallone d’oro: Plebiscito per Cannavaro

Novembre 28, 2006 in Sport da Tomas

cannavaroL’Italia è campione del Mondo. Lo sappiamo tutti. Come scordare la gioia riversata nelle piazze a Luglio. E come una regola tacita non scritta, lo “scugnizzo” Fabio Cannavaro, capitano della nazionale azzurra, autore di un’annata strepitosa alla Juventus e di un trionfale mondiale, si è portato a casa il Pallone d’Oro 2006.

L’attuale difensore del Real Madrid ha preceduto con 173 punti l’altro azzurro Gianluigi Buffon, secondo con 124 punti. Terzo Thierry Henry, a quota 121. Al quinto posto Zidane (71 punti), nono Pirlo (17 punti), quattordicesimo Gattuso (5 punti) e ventesimo Zambrotta (2 punti). Cannavaro, quarto italiano a ricevere il trofeo dopo Gianni Rivera, Paolo Rossi e Roberto Baggio, succede a Ronaldinho, Pallone d’Oro nel 2005.

”L’ho saputo quando ero in Nazionale. Sono venuti a comunicarmelo e io ho pensato: ‘Ecco, ci risiamo, sono di nuovo su ‘Scherzi a parte’.” Per lui raggiungere la vittoria nella Coppa del Mondo è stato un sogno avverato, ma questa proprio non se l’aspettava.Dedica il titolo alla moglie e dice di voler portare il trofeo anche a Napoli: “Perché è una città che attraversa un momento particolare. E voglio dire ai bambini napoletani di credere ai sogni perchè i sogni come è stato per me si possono avverare”.

Il “Pallone d’Oro” è un premio che viene assegnato annualmente dal 1956, istituito dalla rivista sportiva francese France Football, al giocatore che più si è distinto nella stagione precedente militando in una squadra associata all’UEFA.

La votazione per il premio viene effettuata da un gruppo di giornalisti sportivi europei, precisamente un giornalista per ogni paese europeo.

I criteri per l’assegnazione del premio sono descritti nell’articolo 10 del relativo regolamento:

  • Insieme delle prestazioni individuali e di squadra durante l’anno preso in considerazione.

  • Valore del giocatore (talento e fair play).

  • Carriera.

  • Personalità, carisma.

    Fino al 1995, quando a vincerlo fu Weah (Milan), il regolamento diceva che il giocatore doveva anche essere di nazionalità europea per poter aspirare al titolo.

    Eccezioni furono Di Stefano (1957 e 1959, Real Madrid) e Sivori (1961, Juventus), in quanto oriundi argentino-spagnolo l’uno e argentino-italiano l’altro.

    A cambiare la regola furono probabilmente le pressioni degli sponsor tecnici, che premevano per premiare i campioni brasiliani che non avevano mai vinto il trofeo.

    Forse anche per mantenere la regola tacita non scritta del campione del mondo in carica che deve anche vincere il Pallone d’oro.

    Dal ‘56 ad oggi, infatti, solo Cruijff interruppe la regola, nell’anno della vittoria della Germania Ovest nel ‘74.

    Ma quell’Olanda era più forte di qualunque convenzione, anche se non vinse nulla.

    Nel ’66 vinse Bobby Charlton, capitano dell’Inghilterra campione del Mondo.

    Nel ’82 Paolo Rossi, goleador dell’Italia mundial in Spagna.

    Nel ’90 Lotar Matthaus, capitano della Germania.

    Nel ’98 Zidane, fuoriclasse francese.

    Nel 2002 Ronaldo fu il primo ed unico non europeo a fare l’abbinata Coppa più Pallone d’oro.

    Inoltre a questo riconoscimento sportivo viene spesso mossa la critica di premiare attaccanti o i fuoriclasse diel centrocampo, penalizzando difensori, dove gli unici vincitori furono Franz Beckenbauer e Matthias Sammer e portieri con unico vincitore il russo Lev Yashin.

    Ma quest anno, Cannavaro e Buffon, hanno battagliato fino alla fine per conquistare il titolo.

    Un trofeo che si tinge ancora una volta un po’ di bianconero.

    di Tomas