Olimpiadi, una vera vetrina per il Piemonte

Luglio 20, 2003 in Sport da Federico Danesi

Valorizzare i siti olimpici e il ‘sistema Piemonte’ per non perdere il treno dei XX Giochi Olimpici invernali che dal 10 al 26 febbraio 2006 faranno di Torino e provincia il centro del mondo, non solo quello sportivo. E’ questo il suggestivo obiettivo di Renato Negro, neo-eletto consigliere di specialità per il curling nel Comitato regionale della Federazione Italiana Sport Ghiaccio.

Negro ha indirizzato una lettera alle istituzioni provinciali e locali per segnalare la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’evento olimpico. “In occasione di trasferte di gioco con la squadra che dirigo, i Draghi Curling Club, e durante le precedenti edizioni del ‘Salone della Montagna’ –si legge – ho potuto notare che molte persone sono interessate e curiose nei confronti del curling, ma non sanno neppure dove si disputeranno le gare”.

Proprio partendo da questo deficit d’nformazione, il neo-dirigente della Fisg ritiene indispensabile che manifestazioni come il ‘Salone della Montagna’ non siano solo una vetrina sull’evento in sé, ma soprattutto un’occasione per far conoscere attrattive storiche, artistiche, culturali e gastronomiche dei siti olimpici.

“Nel caso specifico del curling” – aggiunge nel suo messaggio – “sarebbe indispensabile abbinare alle piste di curling allestite dalla Federazione Ghiaccio al ‘Salone della Montagna’ uno spazio fotografico e informativo dedicato a Pinerolo, alle sue vallate e all’area olimpica del pinerolese”. Il progetto, semplice da realizzare e, quel che più conta, a basso costo, prende spunto anche dalle recenti diatribe sulla promozione delle Olimpiadi e sulla necessità di far decollare la conoscenza di tutte le aree olimpiche, senza privilegiarne nessuna in particolare. L’iniziativa inoltre potrebbe trasformarsi in un prototipo per altre manifestazioni e per tutte le discipline olimpiche. Sarebbe sufficiente convogliare le energie – finora sprecate – dalle sterili polemiche alla pratica, e cominciare a lavorare seriamente, facendo conoscere a tutto il pubblico, anche italiano e locale, le bellezze del Piemonte.

di Federico Danesi