NOJA: ultimo week-end

Luglio 6, 2003 in Musica da Claris & Momy

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Il jazz festival di Ascona è come una crociera, di quelle da sogno, transatlantiche, che durano dieci giorni, in cui l’animazione a bordo non smette mai, come la musica, come il fruscio delle acque, come i party a tema, come l’alternarsi di albe e tramonti segnati da gioia e divertimento. Le uniche differenze? Acqua di lago e non di mare, l’impossibilità di un naufragio (gli organizzatori del NOJA sono bravissimi) e la varietà delle band a bordo (su una nave non potrebbero mai esserci contemporaneamente 180 musicisti…). Adesso siamo in vista del porto d’arrivo ed allora, come tradizione, il week-end finale è quello delle grandi feste, che si susseguono a ritmo frenetico per non lasciare spazio alla nostalgia, agli addii anticipati…

Oggi i due eventi da non perdere, entrambi allo stage Torre, sono strettamente legati alla capitale del jazz, New Orleans. Alle 20.45, Leroy Jones, nato nel ‘55 proprio nella città del delta del Mississippi, ci delizierà con la sua eccellente tromba e con la sua voce, ben spalleggiato dall’amico di infanzia Craig Klein al trombone e da Gerald French alla batteria. A seguire, dalle 23.00, il ‘New Orleans show’, serata dedicata al blues presentata da Lars Edegran, da trent’anni una delle figure poliedriche più innovative della scena internazionale, produttore, scopritore di talenti, arrangiatore e soprattutto incomparabile musicista di piano, clarinetto, banjo. Con lui la geniale chitarra di Howard Alden (l’anno scorso uno dei migliori nella magica serata dedicata a Eddie Lang) e tre straordinari cantanti, Juanita Brooks, Big Al Carson e Topsy Chapman, già membri del cast del musical ‘One mo’ time’, per cui Edegran ha avuto la nomination ai Grammy Award. Attrice, cantante e ballerina, Juanita è sempre in tournée, come la sua amica Topsy, voce regina del dixieland, ed il mitico Big Al (e nessun soprannome è più azzeccato per l’imponente e simpatico cantante di New Orleans…).

31666(2)Domani, domenica, mentre sul lungolago Silvan Zingg saluterà il pubblico prima di partire per gli Usa (a fianco l’intervista in esclusiva), il gala finale della 19a edizione del Festival monopolizzerà l’attenzione di pubblico e critica. L’appuntamento con i migliori è, dalle 19.00 a notte fonda, all’hotel Giardino (prenotazione richiesta). Nei raffinati spazi della magnifica villa di campagna in stile mediterraneo, tra ristorante e parco ai bordi della piscina, la tradizionale calma dell’ora dell’aperitivo verrà scossa dall’entusiasmo e dalle capacità d’improvvisazione della Happy Feet Brass Band, condotta da Earl Conway, il più celebre Grand Marshall di New Orleans. A seguire, lo charme della deliziosa cena a lume di candela, sarà allietato dal trombonista californiano Dan Barrett, accompagnato dal suo gruppo swing e dall’avvolgente voce di Rebecca Kilgore, secondo il Mississippi Rag, la più autorevole rivista del settore, una delle migliori cantanti sia per le capacità interpretative, sia per le doti canore. Dal canto suo Barrett la agevola, traendo ispirazione per il suo show dalle numerose registrazioni dei primi anni del jazz e rivisitandole con uno stile personale ed efficace. A cavallo dell’indimenticabile buffet di dolci e formaggi, tanto ricco, quanto delizioso, con i suoi mille gusti, Lars Edegran assicurerà feeling ed emozioni riproponendo parte dello spettacolo di stasera, mentre le ultime scintille della serata e del festival 2003 saranno lasciate alla Barrelhouse Jazzband. Giusta conclusione per celebrare sia l’arrivederci alla prossima edizione, sia i 50 ani di attività della migliore band jazz europea, guidata in maniera impeccabile da Reimer von Essen, leader indiscusso e cittadino onorario di… New Orleans, ovviamente.

di Claudio Arissone & Monica Mautino