Molinari sfida sua maestà del green

Aprile 5, 2006 in Sport da Federico Danesi

molinariAUGUSTA – L’ennesima riedizione della sfida tra Davide e Golia andrà in scena domani, quando in Italia saranno le 17.23. Sui green dell’Augusta National Golf Club in Georgia, la quattordicesima partita del Masters, il primo torneo del Grande Slam, vedrà impegnati tre giocatori: Tiger Woods, semplicemente il numero uno al mondo, il forte australiano Robert Allenby. E un 25enne torinese di bellissime speranze, Edoardo Molinari.

Un onore che Dodo, come è per gli amici, si è conquistato sul campo, vincendo lo scorso anno il titolo all’Us Amateur Championship, il torneo più prestigioso per i Dilettanti mondiali. Con quel successo, conquistato battendo in finale Dillon Daugherty con quattro buche di vantaggio a tre dalla fine, Molinari ha riscritto la storia del golf italiano. Perché per la prima volta un nostro giocatore ha portato a casa del titolo e perché era dal lontano 1911 che non lo vinceva un europeo. In più, si è garantito la partecipazione in questa stagione al Masters, agli Us Open e al British Open, tre dei quattro tornei che compongono lo Slam. Il British, in realtà lo ha già giocato nel 2005, vincendo uno dei tornei di qualificazione. E’ riuscito a passare il taglio’ e ha chiuso al sessantesimo posto. Non male per un Dilettante, qualifica che ha ancora oggi, per l’ultima stagione. Come tale parteciperà al Masters. E per l’occasione ha scelto di portare come caddie, cioè il fedele compagno che regge la sacca ma è prodigo di consigli sui colpi da fare, il fratello Francesco, buon professionista da un paio d’anni.

Era dai tempi di Costantino Rocca, secondo ai British Open del 1995, che un italiano non figurava tra i partecipanti ad un torneo così importante.

Molinari è là, per imparare dai grandi, ma non certo solo per figura. Nelle prime due giornate gli tocca l’onore di dividere il campo con Tiger Woods, il campione in carica. Uno che questo torneo l’ha vinto quattro volte, che detiene il record del campo con –18 e che guadagna una cifra vicina ai 100 milioni di dollari l’anno. Recentemente ha fatto notizia anche perché intenzionato a chiedere il congedo parentale, visto che sta per diventare papà, ma ha anche il padre gravemente malato. d Augusta è venuto per vincere, questo è sicuro.

Per Molinari, invece, passare il taglio e qualificarsi alle due giornate conclusive sarebbe già grande risultato. Le buche più difficili del campo sono la 11, la 12 e la 13, meglio note come “Amen Corner”. Una preghiera che Edoardo Molinari spera sia ascoltata.

di Federico Danesi