Milan-Juve 0-0: I Campioni d’ Europa fermano i bianconeri

Dicembre 2, 2007 in Sport da Tomas

La partita col Palermo ha permesso di spingersi oltre i semplici sogni di qualificazione alla Champions. Un risultato rotondo e convincente che ha aumentato la convinzione nei propri mezzi di questa squadra, partita umile e sorniona ma capace di tenere testa alle ben più attrezzate che lottano per lo scudetto. La Juve arriva quindi a S. Siro conscia di poter far bene e fiduciosa di riuscire a strappare la vittoria ai rossoneri per candidarsi ufficialmente ad essere l’ anti Inter, la sola che possa impensierire i campioni d’ Italia. Una vittoria che le manca da quel goal scudetto segnato da Trezeguet su assist in rovesciata di Del Piero in quel 8 Maggio 2005 quando Collina arbitrava ancora, Capello sedeva sulla panchina della Vecchia Signora e i telefonini di Moggi erano bollenti. Ma la vittoria manca anche al Milan, incapace quest anno di fare punteggio pieno in casa. Sembrava quindi una partita dal risultato scontato, che non poteva che finire in pareggio, ma le occasioni da ambo le parti non sono mancate.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    MILAN (4-3-2-1): Dida; Oddo (34’ st Bonera), Nesta, Kaladze, Sergihno (18’ st Maldini); Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf; Gilardino (18’ st Inzaghi).

    A disposizione: Kalac, Cafu, Brocchi, Gourcuff.

    Allenatore: Ancelotti

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic (26’ st Marchionni), Nocerino, Zanetti, Nedved (37’ st Palladino); Iaquinta (26’ st Del Piero), Trezeguet.

    A disposizione: Belardi, Birindelli, Criscito, Tiago, Marchionni.

    All. Ranieri

    RETI: –

  • La partita

    Del Piero parte nuovamente dalla panchina, mentre Camoranesi deve di nuovo fermarsi per un affaticamento muscolare, ecco che Ranieri sceglie Salihamidzic sulla destra per sfruttare il 4-4-2 con un Iaquinta pronto a lottare, scattare e giocare di sponda. Il primo tempo è di marca juventina, con il Milan che non riesce a lanciare Kakà negli spazi, ben chiusi dalla squadra di Ranieri, se non in un’ occasione in cui viene ammonito Legrottaglie al 36° e si deve limitare ad un assist che diventa un tiraccio fuori di Seedorf al 25° ed un colpo dal limite di Pirlo al 37° bloccato facilmente da Buffon. La Juve costruisce più occasioni pericolose, soprattutto al 12°, quando Zanetti con uno splendido assist lancia Trezeguet che fa rimbalzare il pallone e dalla destra lascia partire una saetta che si stampa sul primo palo di Dida ed al 38° con Salihamidzic che serve Nedved in area, dribbling e tiro deviato in angolo, un’ azione che poteva concludersi in modo migliore per il ceco. Il secondo tempo vede i due numeri uno sfidarsi alla parata migliore. Al 3° comincia Dida che si stende al limite del possibile sulla sua destra per bloccare miracolosamente il tiro di un Salihamidzic che si era bevuto Serginho ed accentrandosi aveva fatto partire un ottimo tiro a girare col sinistro. Al 5° è invece Kakà in mezza rovesciata ad impensierire da dentro l’ area Buffon, costretto da pochi passi ad una parata miracolosa. Gilardino in seguito, sulla respinta, segnerà in fuorigioco inutilmente. Al 12° è la punizione di Iaquinta a concedere nuovamente a Dida gli applausi, mentre due minuti dopo, sempre su punizione, Pirlo costringe Buffon alla parata in 2 tempi. Al 16° Nedved serve un vivace Molinaro che rimette subito la palla a centro area, ma l’ idea meravigliosa non viene realizzata in goal da Trezeguet fermo ad ammirare la palla passargli davanti alla porta vuota. Nell’ ultima mezz’ ora di gioco il Milan cerca meglio la vittoria con l’ inserimento di Inzaghi fermato da Buffon al 25° su un’ azione al limite del fuorigioco mentre Bonera, al 45° serve una buona palla per Maldini che tira però troppo alta la palla. Pareggio che probabilmente serve a poco per la classifica, che non aiuta il Milan a guarire dal tabù casalingo, ma che alimenta sempre di più la consapevolezza di questa Juventus di poter fare molto di più di quanto molti si aspettassero.

    di Tomas