Luna Park

Agosto 2, 2007 in il Traspiratore da Momy

59_pag_05Ci sono tante cose che ci fanno tornare piccoli, qualcuna “passivamente”, altre in modo decisamente attivo. Cominciamo dalle prime, che comprendono attività quali sedersi in poltrona a leggere Topolino, accendere la TV e spararsi una bella collezione in DVD delle fiabe di Walt Disney, oppure ancora lasciare una luce soffusa in camera da letto e mettersi sotto un piumone alto 10 cm con in una mano una tazza di latte caldo e miele e nell’altra un volumone di mille pagine delle fiabe di Andersen.

Ora, se la vita troppo sedentaria non fa per voi, ma il bisogno di tornare bambini è decisamente impellente, ecco la soluzione ottimale ai vostri desiderata: i luna park tematici! Qui potete passeggiare tra le allegre e colorate viuzze incrociando Minnie e Topolino, Duffy Duck, Titti e Gatto Silvestro, oppure lanciarvi a velocità folle sulle montagne russe, o ancora tuffarvi nei giochi d’acqua…

Stante il fatto che il numero di luna park nel mondo cresce con una velocità impressionante e l’idea di visitarli tutti è assolutamente impraticabile, vi proponiamo una mini-guida ai parchi tematici più vicini all’Italia. Siete pronti a vivere delle avventure straordinarie, da soli o, meglio ancora, in compagnia?

Spagna: PortAventura Park

[www.portaventura.es]

Situato vicino a Tarragona (poco più di un’ora di macchina a sud di Barcellona), è stato inaugurato nel 1995. Dedicato a Woody Woodpecker e ai suoi amici, è suddiviso in cinque grandi aree tematiche. Per riuscire ad attraversarle tutte non è sufficiente una sola giornata (le attrazioni sono ben 32), per cui, prima di partire, organizzate con cura il vostro soggiorno!

Cominciamo la nostra “visita virtuale” dalla Polinesia. Qui potete farvi sballottare a destra e a manca dal Kon-Tiki Wave, un enorme barcone che in alcuni istanti, attraverso un moto semi-circolare, vi fà assumere una posizione orizzontale rispetto al terreno. Un consiglio? Saliteci a stomaco vuoto! La tappa successiva è il Mediterraneo, dove attraccano le barche che navigano nelle acque cinesi, e dove sostano i treni con i quali visitare il Far West. Un’area piuttosto tranquilla, la giusta pausa prima del temibilissimo Messico, dove lo Yucatán, un temibile serpente a più braccia, vi aspetta per sballottarvi nelle quattro direzioni con movimenti assiali, circolari, ondulatori, sussultori e… chi più ne ha più ne metta! Penultima tappa del percorso è il Far West, dove, oltre a pistole e barilotti di dinamite, vi attendono le rapide del Gran Canyon: un percorso tortuoso tra le anse del fiume e poi giù a precipizio per le cascate. Se siete temerari e non vi spaventa l’acqua, vi consigliamo il posto in prima fila sul carrellino. Viceversa, se siete idrofobi, prenotate i posti in fondo!

Concludiamo con la Cina. Se il vostro stomaco regge ancora, non potete sottrarvi alla prova più difficile: il Dragon Khan, ovvero l’unica montagna russa al mondo con otto giri della morte (guardate la fotografia per credere…).

Nel caso non siate ancora sazi, accanto a PortAventura c’è il Caribe Aquatic Park (è possibile acquistare un biglietto valido per entrambi i siti a prezzo ridotto rispetto a due ingressi singoli separati): scivoli acquatici a profusione e una piacevole scoperta, il Gran Caribe, una zona riscaldata e coperta, per potersi divertire in ogni periodo dell’anno.

Francia: Eurodisney

[www.disneylandparis.com]

31 marzo 1992: parte l’avventura del primo parco Disney in Europa. Da allora, più di 160 milioni di visitatori si sono aggirati nel fantastico mondo di Disneyland® Resort Paris. Anche qui cinque aree tematiche fanno da corollario e da contenitore alle 52 attrazioni. Cominciamo, in ordine rigorosamente alfabetico, da Adventureland, luogo magico nel quale potete passare in pochi istanti dai bazar orientali ai Caraibi, dal ponte di corda che conduce a Adventure Isle (sconsigliato a chi soffre di vertigini, n.d.r) al Tempio di Peril per rivivere le avventure di Indiana Jones.

Passeggiando per Main Street, a piedi oppure a bordo di una vecchia automobile o ancora su di un tram trainato da cavalli, potete incontrare i personaggi Disney che si esibiscono ogni giorno in vivaci parate. Alla Liberty Arcade & Tableau è possibile ammirare una retrospettiva che ripercorre la creazione della Statua della Libertà, dono fatto agli Stati Uniti dalla Francia nel 1886.

A Frontierland si respira l’aria del selvaggio West. Il Big Thunder Mountain vi porta, attraverso un percorso tanto tortuoso quanto pauroso, alla scoperta delle gallerie delle miniere d’oro del Far West. Se volete vedere la vostra faccia nei momenti più critici del percorso, all’uscita trovate le fotografie scattate a sorpresa, pronte per essere acquistate ed incorniciate. Al Rustler Roundup Shootin’ Gallery potete esibire la vostra mira: il poligono di tiro è dotato di buffi effetti sonori e di stupefacenti effetti speciali.

Pronti per essere lanciati nello spazio? A Discoveryland, lo Space Mountain (attrattiva così importante da meritarsi un sito dedicato: www.spacemountain2.com) vi fa sentire dei veri astronauti; venite lanciati in orbita alla conquista di stelle lontane e pianeti sconosciuti. Gli effetti speciali sono veramente d’impatto e, diciamolo, far parte dell’equipaggio di uno Shuttle non è da tutti!

L’Orbitron, invece, una nave spaziale che vola a più di 18 metri d’altezza, è ispirata ai famosi disegni delle meravigliose macchine volanti nati dal genio di Leonardo da Vinci.

Per continuare a volare, ci si deve trasferire nel mondo magico di Fantasyland, dove nascono le favole e le storie che hanno ispirato i grandi classici Disney. Si vola su Londra, accompagnati da Peter Pan, si viaggia sul dorso di Dumbo, ci si arrampica sul fagiolo magico e ci si stordisce nelle tazze del Cappellaio Matto. Dopo aver incontrato Biancaneve e i sette nani e la Bella Addormentata nel Bosco, concludete con il labirinto di Alice nel paese delle meraviglie e con un piccolo quesito: è meglio riuscire ad uscirne o restarne imprigionati?

Il Traspiratore – Numero 59

di M. Mautino