Lingua Madre
Maggio 9, 2007 in Attualità da Redazione
Dopo il successo registrato l’anno scorso, Lingua Madre rappresenta oggi uno dei caratteri identitari della Fiera del Libro di torino. E’ il luogo dell’incontro con culture lontane, che trasferiscono le loro radici e la loro identità originaria in lingue d’arrivo (per lo più l’inglese e il francese, ma ora anche l’italiano), creando un circuito virtuoso di ibridazioni e di scambi, di nuove potenzialità espressive.
La nuova sistemazione dell’Arena Piemonte ha facilitato gli incontri, e offerto uno spazio adatto anche ai complessi musicali, in larga parte extraeuropei, che lavorano nella stessa direzione dell’ibridazione di linguaggi ed esperienze.
L’iniziativa si espande lungo tre direttrici:
Per l’edizione 2007 saranno a Torino Sandra Cisneros (nata a Chicago da padre messicano e madre chicana), il maori Whiti Himaera (Nuova Zelanda), la vietnamita Monique Truong, che fa raccontare la celebre coppia Gertrude Stein-Alkice Toklas dal loro cuoco vietnamita; la cinese Wei Wei, affascinata dalla cultura francese, oggi a Parigi, rievoca un’infanzia durante la Rivoluzione Culturale. Mentre Lance Henson è un Poeta cheyenne tra i più rappresentativi della cultura dei nativi d’America Dall’Africa vengono la rhodesiana Tsitsi Dangarembga, anche drammaturga e regista; la sudafricana Sindiwe Magona con le sue dure storie di riscatto dal mondo dell’apartheid; Léonora Miano, camerunese trasferita a Parigi, racconta il difficile ritorno in patria. E’ una fuga in Occidente anche quella di Nathacha Appanah delle Isole Mauritius. Dall’India scrittori tra i più significativi: il torrenziale Tarun Tejpal, Bapsi Sidwa e Alka Saraogi, interpreti di un mondo che fa dolorosamente i conti con la tradizione. Sono indiani anche Anosh Irani, narratore di storie di bam bini in un orfanotrofio di Bombay, e Laila Wadja, che racconta le vicende della sua integrazione in Italia.
Dal mondo islamico arrivano Fouad Al-Takarli, patriarca della letteratura irakena; i marocchini Bensalem Himmish e Aldelkader Benali; e Maissa Bey, mentre la cambogiana Somaly Mam è diventata una protagonista della lotta contro lo sfruttamento della prostituzione infantile in Oriente. La siriana Maram el Masri interpreta i testi poetici che lei stessa ha messo in musica
L’israeliana Rina Frank, figlia di emigrati rumeni, racconta una saga famigliare nella Haifa degli anni ’50; mentre un altro israeliano, Alon Altaras si è integrato in Italia, dove insegna all’Università di Siena. Dalla Russia viene Mikhail Shisksin, oggi residente in Svizzera, e considerato uno dei più significativi narratori del suo Paese, mentre il nigeriano di Los Angeles Chris Abani, evoca il lato più violento, superstizioso e povero della metropoli americana; così come Alicia Gaspar de Alba racconta nei suoi romanzi-documento le stragi di giovani donne alla frontiera tra Messico e Stati Uniti. Ma il personaggio più atteso è sicuramente Ayaan Hirsi Ali, la scrittrice somala che si era rifugiata in Olanda, dove è stata eletta deputato nel partito laburista, e ha firmato il libro Non sottomessa, in cui critica con durezza
la condizione delle donne nella società islamica, e la sceneggiatura del film Submission di Theo van Gogh, ritenuto blasfemo dai fondamentalisti. Il suo nuovo libro è in uscita da Rizzoli. Per motivi di sicurezza, la data dell’incontro con i lettori italiani non viene rivelata.
Il festival di Lingua Madre proseguirà a Siena dal 16 al 18 maggio. Saranno ospiti della città toscana Chris Abani, Sandra Cisneros, Tsitsi Dangarembga, Witi Ihimaera, Sindiwe Magona, Maram al-Massri, Monique Troung, Wei Wei. Lingua Madre è anche un concorso letterario. Sono state oltre 200 le partecipanti della Seconda Edizione del Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre, indetto da Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile di Torino insieme a Regione Piemonte e Fiera Internazionale del Libro, aperto alle donne straniere, principalmente extraeuropee, residenti in Italia. Le tre vincitrici del 2007 sono Rosana Crispim Da Costa, brasiliana con il racconto Pazienza; Loredana Pislaru, rumena, con Il viaggio; Gabriella Kuruvilla, italo-indiana con Documenti. Giovanna Pini riceve il Premio Sezione Speciale dedicato alle donne Italiane, con il racconto Ancora un po’ di tempo. Le opere selezionate saranno pubblicate in un volume che verrà presentato alla Fiera del libro, dove si svolge la premiazione (cui parteciperanno le autorità locali e gli ambasciatori dei paesi di provenienza delle vincitrici) e verrà indetta la terza edizione del concorso.
di Redazione