Lille e l’Euroregione presto in festa

Luglio 8, 2003 in Medley da Redazione

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Allora, Lille Capitale Europea della Cultura; ma cosa vuol dire fregiarsi di questo titolo? Ad ogni città l’onore e l’onere di organizzare tale avvenimento. Per esempio Brugge aveva puntato molto sulla città stessa, utilizzando le strutture (architetture, musei, conventi) esistenti; le poche eccezioni sono state una scultura-corridoio nella piazza del Comune e il bell’auditorium dalle linee moderne, ma dai materiali caldi che si erge ormai nella piazza della parte alta della città. Poi, aveva promosso molto le sue attività, soprattutto guardando all’Europa occidentale. Quest’anno si sente molto meno parlare di Graz, ma è possibile che la promozione in Germania e verso l’est sia più sostenuta che verso la nostra Penisola.

Lille ha deciso di estendere l’invito alla festa a tutta la regione circostante; anzi, nel caso, all’Euro-regione: le Fiandre, che si estendono e in Francia e in Belgio. Da anni impegnati a promuovere la metropoli come corridoio dell’Europa unita, gli amministratori hanno saggiamente deciso di continuare in questa direzione, legando così secoli di storia ed eventi annuali già esistenti a Lille 2004. Per citare l’avvenimento più importante, il carnevale di Dunkerque che per due mesi allieta di colori e feste la costa del mare del Nord.

34877Punto forte di Lille 2004 saranno le “Maisons Folie”, vuoti industriali che saranno ristrutturati ed integrati da importanti lavori architetturali al fine di diventare delle «case della cultura»: artisti di passaggio nella città potranno soggiornarvi e lavorare a opere collettive, esporre le loro proprie, dibattere con la popolazione. Le Maisons Folie si troveranno disseminate in quartieri residenziali, spesso in zone sfavorite della città (quartiere Wazemmes, Villeneuve d’Asq, Roubaix) e saranno aperte sul quartiere, in parte gestite dagli abitanti stessi, con bar, punti di ritrovo, bocciofile, biblioteche, spazi espositivi e per conferenze. Queste opere resteranno anche dopo l’evento, infatti parte del progetto Capitale della Cultura non è ovviamente fine a se stesso, ma è in grado di stimolare una città per anni. Altre Maisons Folie sorgeranno nella regione, compresi luoghi al di là della frontiera, come nel caso di Tournai (chiesa di Santa Margherita), Courtrai (Lille sur l’île) e Mons (Les Arbalestriers).

Altri centri d’interesse saranno le Metamorfosi e le Microfollie. Le prime saranno delle opere effimere o destinate a restare che trasformeranno l’aspetto di luoghi topici della città: enormi filtri colorati nella stazione centrale, strutture mobili in acciaio che riflettono fasci luminosi alla stazione Lille Europe, un ciclopico fiore dell’artista Yayoi Kusama nella piazza antistante, un labirinto olfattivo con gli odori dell’infanzia (terra bagnata, pane fresco e, attenzione attenzione, l’odore del ventre materno) creato da Serge Lutens, le bocce giganti con la neve. Curiosità suscitano già oggi la “Foresta sospesa” di Lucie Lom, che dovrebbe sorgere a più di dodici metri dal suolo nello spazio antistante l’Operà (particolarità, le chiome degli alberi guarderanno verso terra), e il cammino delle stella, realizzato dallo scenografo Jean-Claude Mézières, noto al grande pubblico per aver realizzato il visionario mondo de “Il quinto elemento”.

Per venire alle microfollie, si tratterà di piccole opere d’arte stravaganti, come le “gabbie natura”, alberi per l’arredo urbano circondati da panchina sui quali è possibile arrampicarsi per passare alcuni momenti in isolamento floreale: ideali per gli innamorati. Altro esempio, il “time lag accumulator” di Terry Riley: nove stanzette chiuse, comunicanti tra loro, dove lo spettatore vivrà l’insolita esperienza di trovarsi confrontato con i rumori da lui prodotti in momenti sfasati rispetto alla realtà (ovvero sentirà in stanze successive i rumori delle stanze precedenti).

Una delle manifestazioni di Lille 2004 si chiamerà… “Luci d’artista”. Se qualcuno dei lettori ha l’impressione di deja-vu non si preoccupi (non siamo in Matrix!). Visto il successo di iniziative similari (non solo l’omonima di Torino, ma anche quella importante di Lione), Lille ha voluto illuminare alcuni dei suoi monumenti architetturali con l’intervento di grandi artisti. Il più grande è forse Keiichi Tahara, capace con i suoi tubi di vetro di creare dei riverberi e degli arcobaleni degni di una Polyanna dei tempi moderni. Non mancherà l’artista turco Sarkis, incaricato di illuminare il palazzo Rameau.

Tutto ciò per quanto riguarda i luoghi. In questi, ed in molti altri della regione, si terranno tonnellate di spettacoli, conferenze, esposizioni e momenti di convivialità, come le “Ore blu”, animazioni che si attueranno a partire dal tramonto, e quindi ad orari variabili durante tutto l’anno. Vi terremo aggiornati man mano che gli appuntamenti più importanti avranno luogo, così che possiate programmare la vostra visita alla Capitale Europea della Cultura. Per ora rituffiamoci nel 2003, e nei problemi dei cantieri per il 2006.

di Diego DID Cirio