L’Edgar di Puccini chiude la stagione del Regio
Giugno 20, 2008 in Spettacoli da Stefano Mola
Se ogni tanto il nostro coefficiente di verdismo tentenna, pur essendo in decisa risalita con l’avanzare dell’età, quello di puccinismo ha dei valori stabilmente alti. Accogliamo dunque con particolare interesse la proposta che il Regio fa a chiusura della stagione 2007-2008: del compositore lucchese si potrà per la prima volta riascoltare la versione originale dell’Edgar (sipario Mercoledì 25 Giugno, alle ore 20:00).
Ora non è che Edgar sia una tappa particolarmente felice nella carriera di Giacomo Puccini. L’editore Ricordi, dopo il felice esito de Le Villi, commissionò quest’opera su libretto di Ferdinando Fontana, tratta dal dramma La Coupe et les lèvres di Alfred de Musset. Puccini ci lavora su ben quattro anni e nel 1889, la prima rappresentazione è un fiasco. Gli azionisti di Casa Ricordi avanzano una mozione per “abbandonare” il compositore al suo destino. Giulio Ricordi stesso minacciò di dimettersi e la cosa rientrò. La partitura originale completa venne smarrita e l’Edgar venne smagrito da quattro a tre atti. Grazie al lavoro entusiasta di Simonetta Puccini, nipote del maestro, lo spartito originale è stato ritrovato ed eccoci qua, al Teatro Regio, in questo 2008 che è pur sempre l’anniversario 150 della nascita di Puccini.
Come spesso accade per le storie dell’opera, la vicenda è intricata e improbabile (ma proprio per la loro presunta imperfezione siamo convinti che queste narrazioni in musica siano così feconde di passioni e interpretazioni). Siamo nelle Fiandre, nel 1302. Dilemma dei dilemmi, il nostro amico Edgar è diviso tra due opposti eterni femminini: la casta e dolce Fidelia da una parte, la sensuale e cattiva ragazza Tigrana (come direbbero i latini, nomen omen). Ovviamente, poiché le brave ragazze vanno in paradiso ma quelle cattive dappertutto, Edgar fugge con Tigrana, non prima di aver incendiato la casa paterna. Poi si stufa, e per trovare nuove emozioni va nell’esercito a combattere i francesi. Ma Edgar è un talento della vita movimentata: finge la sua morte in battaglia, si traveste da frate e sotto quelle vesti assiste al suo stesso funerale. Completamente calato nel ruolo, arringa la folla autodenigrandosi e incita l’ignara Tigrana a descriverlo come un traditore. Gli riesce così bene che i soldati schiumando rabbia decidono di distruggere la bara stessa: dentro non c’è che un’armatura, e Edgar infine si disvela. Probabilmente stanco di far casino in giro, Edgar decide di mettere la testa a posto e infilare le pantofole per sposare Fidelia. La rediviva Tigrana irrompe nel giorno delle nozze e accoltella Fidelia. I contadini trascinano via la torbida ragazza, condannandola a morte.
Per questo evento, il Regio porta sul palco un cast di livello assoluto. A cominciare dall’acclamatissimo José Cura, che vestirà i panni di Edgar (e che ricordiamo straordinario Calaf nella bellissima Turadot che ha aperto la stagione scorsa). Al suo fianco, due affascinanti soprano: la bionda italiana Amarilli Nizza, nei panni di Fidelia, e la bruna russa Julia Gertseva in quelli di Tigrana (che nel 2006 ci aveva assai convinto nella Carmen). Sul podio, il maestro Yoram David dirigerà al posto del precedentemente annunciato Lü Jia, indisposto. La regia del nuovo allestimento è di Lorenzo Mariani (già partner, tra gli altri, di Abbado, Gardiner e Chung) che nutre da anni una grande passione per Edgar e dichiara la sua grande soddisfazione di poter far rivivere la prima stesura dell’opera, resuscitandola da un oblio inspiegabile. Scene e costumi di Maurizio Balò. Maestri del Coro e del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” saranno rispettivamente Claudio Marino Moretti e Claudio Fenoglio. Edgar segna l’inizio della collaborazione tra il Teatro Regio e la RAI, grazie alla quale l’opera verrà trasmessa il 25 giugno in diretta radiofonica su Rai Radio Tre e verrà realizzato un dvd.
INFORMAZIONI
Dieci recite, dal 25 Giugno al 6 Luglio
Per informazioni e vendita biglietti
Biglietteria del Teatro Regio
Piazza Castello 215
Tel. 011.8815.241/242
[email protected]
www.teatroregio.torino.it
di Stefano Mola