Lecce-Juve 2-0 : Chiamami ancora amore
Febbraio 21, 2011 in Sport da Tomas
Nella settimana di Sanremo conclusasi con la vittoria di Vecchioni e della sua “Chiamami ancora amore”, canzone in difesa delle idee che non si lasceranno mai sopraffare, deve averci pensato molto Del Neri su quale fosse l’ idea giusta per proseguire nella direzione che avrebbe riportato i bianconeri a pensare legittimamente ad un posto Champions. In un campionato che vede continui cali di forma delle dirette concorrenti, che ha finora solo 3 squadre, (Milan, Napoli e Inter), che possono considerarsi pienamente soddisfatte dei loro risultati, seppur altalenanti anch’ essi, solo i bianconeri possono fermare questa emorragia di continuità ottenendo il terzo successo consecutivo, al momento mai raggiunto in questo torneo. Sfortunatamente per Del Neri un Lecce in emergenza affonda i bianconeri, forse troppo sicuri di superare un ostacolo decimato da squalifiche ed infortuni al Via del Mare. Ma alla vigilia si pensava a qualche cambiamento in campo per far rifiatare Krasic, per dare spazio a Martinez e per non rischiare Matri, reduce dalla botta al costato dell’ incontro con l’ Inter. Squadra che vince non si cambia, avrà pensato il tecnico bianconero, che però non riesce a preparare la gara in modo da non far calare la tensione agonistico psicologica nei suoi. Non si può che spiegare in questo modo l’ approccio sbagliato alla gara, l’ ennesimo, ma non bastasse questo Del Neri, col senno di poi, sbaglia nel cambiare Krasic con Storari per sopperire all’ espulsione di Buffon al 12° del primo tempo, scelta che si spiega solamente nell’ errore di averlo messo in campo fin dall’ inizio se non era in grado nemmeno di poter giocare da seconda punta alle spalle di Toni, sfruttando il suo micidiale contropiede. E gli errori proseguono quando nel secondo tempo fa subito entrare Del Piero ma al posto di Toni, unico a riuscire a tener palla in avanti. Sul 2 a 0 per i pugliesi l’ ingresso di Iaquinta per Sorensen ha solo concesso un altro uomo agli avversari, non riuscendo così a sfruttare nel finale l’ espulsione di Vives al 24° per raggiungere almeno il pareggio. Chiamami ancora amore, canterà Del Neri ai tifosi bianconeri ed ad Andrea Agnelli, sperando di non aver pregiudicato del tutto quell’ idillio che solo una settimana fa era figlio della vittoria sull’ Inter di Leonardo, ancora in corsa per lo scudetto. Marotta ed Agnelli riusciranno a difendere ancora le loro idee sul tecnico di Aquileia?
LECCE (4-3-2-1): Rosati; Donati, Fabiano, Ferrario, Brivio; Vives; Munari, Bertolacci (46’ s.t. Coppola), Grossmuller, Mesbah (41’ s.t. Rispoli); Di Michele (8’ s.t. Chevanton).
A disposizione: Benassi, Sini, Corvia, Piatti.
All.: De Canio
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 5; Sorensen 5,5 (14’ s.t. Iaquinta 4), Bonucci 5,5, Barzagli 5,5, Chiellini 6,5; Krasic sv (12’ p.t. Storari 5,5), Aquilani 5, F. Melo 5,5, Marchisio 6; Matri 5, Toni 5,5 (1’ s.t. Del Piero 5,5).
A disposizione: Grygera, Traore, Salihamidzic, Martinez.
All.: Del Neri
RETI: Mesbah 32’ p.t.. Bertolacci 3’ s.t.
ESPULSI: 12’ p.t. Buffon, 24’ Vives (doppia ammonizione)
Gara in salita per i bianconeri con Buffon che vede sbucare da tutte le parti maglie giallorosse. Al 2° lancio per Di Michele che si vede anticipato di testa da Buffon in uscita. Al 3° un cross da sinistra viene toccato da Grossmuller dalla parte opposta, ma è sempre il portierone a rimediare smanacciando via la palla in tuffo. Al 10° Mesbah ha una colossale occasione dal dischetto ma sparacchia alto. Due minuti e Buffon si rivede Di Michele lanciato a rete, ma questa volta deve uscire basso per chiudere lo specchio e tocca la palla di mano fuori area. L’ espulsione è automatica e Del Neri sostituisce Krasic con Storari. Dopo venti minuti di non gioco il Lecce passa in vantaggio al 32° con Mesbah, lanciato da Munari, che supera Storari con un colpo sotto le gambe del portiere. Al 38° il Lecce potrebbe raddoppiare ma Grossmuller da destra calcia fuori. Unica occasione dei bianconeri nel primo tempo al 40° con un contropiede di Matri che viene chiuso, poi Marchisio si trova la palla e calcia fiacco per la parata semplice di Rosati. Al 43° Storari devia in angolo una conclusione di Mesbah su contropiede del Lecce, mentre al 44° il tiro di Vives al volo finisce fuori non di molto. Nella ripresa entra subito Del Piero per Toni ma il Lecce chiude la gara al 3° con Bertolacci che insacca su assist di testa di Di Michele dopo un cross da sinistra. Il Lecce potrebbe triplicare in 2 occasioni con Grossmuller ma prima Storari al 6° chiude lo specchio poi il leccese spedisce fuori il pallone all’ 11°. Al 24° Vives viene espulso per doppia ammonizione per un fallo su Chiellini, unico tra i suoi pienamente sufficiente assieme a Marchisio, ma Del Neri aveva già sostituito Sorensen al 14° con Iaquinta non ottenendo grandi risultati dall’ attaccante bianconero. Nel finale Iaquinta è infatti protagonista di 2 occasioni non concluse degnamente che chiudono la gara con uno 0 tra i goal segnati per i bianconeri che escono incredibilmente battuti a Lecce.
Ennesimo turno perso per i bianconeri nella lotta Champions. Ogni volta che le avversarie rallentano anche la squadra di Del Neri perde terreno e così a nulla valgono le sconfitte di Palermo e Roma ed il pareggio dell’ Udinese, inoltre la vittoria della Lazio contro il Bari non è di buon auspicio per la corsa al 4° posto, oggi proprio in mano ai romani con 7 punti di vantaggio sui bianconeri. Nel posticipo il Napoli batte il Catania e si presenta alla vigilia del big match contro il Milan pronto all’ aggancio.
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di Tomas