Le Grand Role

Agosto 24, 2007 in Cinema da Stefano Mola

Le Grand RoleL’estate al cinema non è una gran stagione. Non è solo che si sente meno voglia del mistero buio d’una sala, con tutto quel sole e quel cielo e tutto il resto. I cartelloni non aiutano. Le cose che vale veramente la pena vedere, bisogna andarsele a cercare. Ora, qui stiamo (forse, metereologicamente parlando) per vivere gli ultimi sussulti della stagione (in teoria) più calda. Di cinema si ricomincia a parlare, del resto, essendo Venezia ormai incombente. E qualche nuova uscita del resto, come già detto, a ben cercare, c’è.

Per esempio, il 24 Agosto esce nelle sale italiane il secondo film di Steve Suissa, ovvero Le Grand Role. Partiamo subito dalla trama. C’è un attore, Maurice Kurtz (interpretato da Stéphane Freisa) che non ha avuto una carriera sfolgorante. Tra le cose migliori del suo curriculum vitae nel senso più lato possibile c’è infatti la storia d’amore con la fidanzata Perla (Bérénice Bejo). Un giorno, la grande occasione. Arriva a Parigi il celebre regista americano Rudolph Grichenberg (Peter Coyote), per preparare l’adattamento de Il mercante di Venezia, Maurice finisce per ottenere il ruolo di Shylock. Quando informa Perla della grande novità, la giovane donna è pazza di gioia ma non può più nascondere il suo segreto: affetta da una malattia incurabile, le restano solo alcuni mesi di vita. Nello stesso momento Kurtz viene a sapere che una star gli ha soffiato il ruolo della sua vita. Deciso a non spegnere la sola fonte di gioia di colei che ama più di ogni cosa al mondo, Maurice continua a far credere a Perla di avere la parte. Per rendere ancora più credibile la sua bugia, con la complicità di amici e parenti, si lancerà nella più ambiziosa delle rappresentazioni che mai avrebbe creduto di dover recitare. Prigioniero di una messinscena che lo porterà molto lontano, Maurice troverà infine la parte della sua vita.

Tratto da un romanzo di Daniel Goldenberg (tradotto in Italia dalla casa editrice Le Vespe), Le Grand Role è un film che mette le mani nel gran miscuglio della vita, dove commedia e tragedia spesso camminano fianco a fianco, se non intrecciati in un ballo, ora mostrandoci più da vicino, ora l’altro aspetto. È anche un film su cosa siamo disposti a fare per le persone che amiamo.

A Torino potete vederlo al cinema Romano.

di Stefano Mola