L’Agis e i tagli al FUS. Tuteliamo la cultura!
Marzo 16, 2011 in Attualità da Cinzia Modena
Questa sera inziano i festeggiamenti per i 150 anni dall’Unità d’Italia. A Torino ci sarà la notte bianca e un calendario fittissimo per divertirsi curiosare apprendere o alzare le braccia al cielo sotto il palco uniti in un unico coro tra mille bandiere tricolori ai balconi.
In tutto il paese sono stati organizzati eventi che coinvolgono operatori di tantissimi settori, musei e mondo dello spettacolo in primis. Giovedì 10 marzo la notizia della conferma di un ulteriore congelamento del già ridotto budget destinato alla cultura da parte del Governo.
Nei giorni scorsi la città di Torino ha subito la brutta notizia del rischio chiusura del Teatro Regio.
Da mesi artisti quali ad esempio attori, ballerini e musicisti stanno cercando di comunicare quale sia il panorama in cui si son trovati ad operare negli ultimi anni, critico, e di come questa ulteriore “novità” condizioni, fino a rischiare di farla chiudere, la macchina che permette di regalare emozioni, una dote che fa parte integrante del DNA italiano. Dietro un’emozione ci sono tecnici che sviluppano, progettano e realizzano un sogno. Ma nulla si crea dal nulla.
Riportiamo qui di seguito la dichiarazione ufficiale di Evelina Christillin, Presidente AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) Unione Interregionale Piemonte – Valle D’Aosta, diramata oggi.
La conferma del congelamento di una parte del già ridottissimo F.U.S. getta nel panico tutto il settore dello spettacolo dal vivo. L’imbarazzo con il quale lo stesso Ministero per i Beni e le Attività culturali ha diramato la notizia è la spia del disagio che serpeggia all’interno della maggioranza di Governo riguardo a quello che ormai assume sempre più i contorni di un disegno ben preciso per punire, mortificare e annientare l’intero sistema culturale del nostro Paese, responsabile di non si sa quale grave colpa.
La cultura in tutti i suoi aspetti, e lo spettacolo dal vivo in particolare, per i quali il nostro Stato investe una percentuale vergognosamente piccola del suo bilancio (0,18%), sono oggi uno dei catalizzatori più importanti della nostra identità unitaria (Art. 9 della Costituzione).
Questa strategia di soffocamento progressivo troverà l’opposizione più dura da parte dell’intero sistema dello spettacolo del nostro territorio cittadino, regionale, provinciale, centinaia di imprese grandi e piccole, dal Regio ai cinema di provincia, dallo Stabile alle giovani compagnie di danza e di teatro, dai gruppi musicali indipendenti alle giostre, che danno occupazione a migliaia di lavoratori e contribuiscono in maniera irrinunciabile alla formazione culturale e alla qualità della vita delle nostre comunità.
L’Agis chiede alle amministrazioni locali l’immediata istituzione di un tavolo di emergenza al quale partecipino anche le rappresentanze sindacali, per affrontare la gravissima crisi concordando efficaci azioni di intervento affinché si eviti che per lo spettacolo e la cultura si compia un irreversibile processo di estinzione e nello stesso tempo per manifestare al Governo centrale le nefaste conseguenze di scelte politiche che nemmeno il più acerrimo nemico della civiltà può pensare rispondano alla volontà degli elettori italiani.
La nostra Città si prepara ad accogliere la prossima settimana il Presidente della Repubblica offrendogli l’eccellenza della propria cultura, storia e identità in occasione dei festeggiamenti del 150°, e lo farà soprattutto attraverso i suoi musei, le sue mostre, i suoi artisti e i suoi spettacoli. Non vogliamo credere che questa occasione di celebrazione e di festa possa trasformarsi in un Funerale di Stato.
AGIS Unione Interregionale Piemonte – Valle D’Aosta
Via dei Mille, 9 – Torino
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di Cinzia Modena