La vita sociale all’epoca del Covid

Aprile 23, 2020 in Medley, Punti di Vista, Racconti, Technology da Meno Pelnaso

Quando i primi giorni di Marzo 2020 mi sono presentato in ufficio il mio capo mi ha guardato, ero appena uscito da una brutta influenza (…) e mi ha detto:

  • Ehi, sei un po’ pallido! Sai, vorremmo provare ad attivare il lavoro da remoto vorresti provare?

CHE FAVOLA! (pensai)

e dissi di immediatamente di sì!

… non sapevo che da allora non sarei più tornato fisicamente in ufficio!

A dire il vero, desideravo farlo da quando guardavo i primi telefilm di Star Trek e leggevo avidamente gli articoli sulle prime startup della Silicon Valley.

Articoli che parlavano di quei nerd che, nei garage e nei capanni degli attrezzi, avevano progettato i primi microcomputer e avevano scritto i primi sistemi operativi.

Quei pionieri che sarebbero poi diventati i Jobs e i Wozniak, i Gates e gli Allen che avrebbero rivoluzionato il mio futuro e quello, col senno di poi, di tutta l’umanità.

Da quei primi passi incerti sicuramente è nata l’opportunità per arrivare alla creazione di una serie di strumenti che molti, come me, speravano che avrebbero rivoluzionato in meglio la vita e il lavoro (mancano ancora le macchine volanti … ma basta avere ancora un po’ di pazienza …).

Il sogno era di consentire agli impiegati e ai tecnici di lavorare tranquillamente sparapanzati sulla spiaggia con un computer sulle ginocchia e un auricolare nell’orecchio (… e un drink con l’ombrellino di fianco?!?!).

Poter scambiare documenti da un capo all’altro del mondo in tempo reale, senza usare la carta e, magari, fare videoconferenze Terra-Luna o Terra-Marte …

… scusate, ma erano i sogni di un bambino …

Bene!

Quelle che all’epoca erano solo fantasie da fumetti o leggende fantascientifiche, oggi possiamo vederle messe in pratica, anche se non con la stessa serenità con cui ce le immaginavamo tanto tempo fa.

Già …

Nei disegni dei fumetti o nei film di fantascienza, fuori dalla finestra avresti dovuto vedere macchine volanti, astronavi, un paio di lune e milioni di persone in movimento.

Oggi, se guardo in strada non vedo neppure i gatti randagi.

… ma è un sogno o è un incubo?!?!

Altro che spiaggia!

Ora posso fare videochiamate a chiunque e mandare email e documenti senza usare carta e penna, ma guardare adesso fuori dalla finestra le strade vuote è più simile agli incubi dei film distopici che ai miei sogni adolescenziali.

Non ci sono le pubblicità parlanti sulle pareti delle case come in Blade Runner (fantasia), ma per le strade girano i furgoni con gli altoparlanti che avvisano di non uscire di casa (realtà) …

… come durante la seconda guerra mondiale …

… e come durante la guerra leggiamo sui giornali online i bollettini dei morti …

L’altro giorno abbiamo partecipato ad una festa di compleanno virtuale.

Ciascuno aveva un bicchiere di vino in mano e lo smartphone davanti al naso.

Lo schermo era pieno di gente e abbiamo cantato tutti e fatto baldoria allegramente …

… spensieratamente …

… finché non si è scaricata la batteria …

… poi siamo stati avvolti dal silenzio delle strade vuote e da lontano arrivava fievole una voce metallica che ordinava di non uscire di casa …

Affettuosamente Vostro

Meno Pelnaso

(alias Pelmo)