La ragazza…

Ottobre 17, 2004 in Libri da Tiziana Fissore

Titolo: La ragazza in blu
Autore: Susan Vreeland
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: € 14.00
Pagine: 168

ragazzainbluChe il quadro rappresentante la copertina del libro non sia un vero dipinto del Vermeer e soprattutto non sia quello inventato dall’autrice, lo si capisce dalla descrizione fatta nel romanzo dove si parla di una ragazza con un grembiule blu intenta a cucire, con un bicchiere di latte posato sul tavolo, mentre in copertina c’è una deliziosa fanciulla con uno scialle blu sulle spalle, con un cestino con del pane ed al posto del bicchiere del latte c’è una caraffa e poi ci sono trentacinque quadri del Vermeer nel mondo e questo sarebbe il trentaseiesimo, mai visto da nessuno. Effettivamente si tratta di una riproduzione fatta da Jonathan Janson, uno dei maggiori conoscitori della tecnica pittorica del maestro olandese. Il titolo del romanzo in lingua originale è ‘Girl The Girl in Hyacinth Blue’, blu come quello che il pittore Janson ha dipinto magistralmente e che è diventata la locandina del film ‘ Brush with Fate’ tratto appunto dal suddetto romanzo. Si riscontra sia nel romanzo come nella copertina e dal titolo che il blu è il colore dominante perché il blu dipinto in questo quadro (che potrebbe essere veramente del Vermeer con la sedia spagnola e le teste leonine, il pavimento in bianco e nero, la mappa sul muro) è il classico blu Vermeer, quel blu che si riscontra sulle maioliche di Delft o nei giacinti.

Particolare è la trama del libro che parte da un college americano, dove il professor Cornelius Engelbrecht mostra ad un suo collega il quadro di cui è sicuro l’autenticità; per lui si tratta di un Vermeer che suo padre, che nel 1942 ‘accompagnava’ gli ebrei ai treni, avrebbe sottratto in una casa ebrea rimasta vuota. Si prosegue poi a ritroso nel tempo percorrendo le tappe che il quadro ha fatto nei vari secoli ed ecco quindi una coppia olandese che rischia di dividersi quando il marito ammette che la ragazza gli ricorda un amore giovanile; poi la storia di un neonato ritrovato insieme al quadro e quella della ragazza-madre (forse quella del piccolo) accusata di stregoneria, vicenda accaduta nel periodo in cui l’Olanda si trovò vittima di una grande inondazione: quella di S. Nicola del 1717. Assieme ad altre storie si giunge a quella in cui si narra che il Vermeer, per far fronte ai debiti, decide di dipingere la figlia che è la ragazza ritratta nel quadro.

Susan Vreeland parlando di questo quadro e delle tappe che questi fa in vari periodi ed in diversi luoghi, a contatto con differenti personaggi, riesce ad analizzare arte e vita, a catturare la vita e a consegnarla all’eternità dell’arte, perché il quadro ha per ogni suo possessore un valore diverso ma un valore unico per l’eternità.

Con questo romanzo, si riesce a capire meglio la pittura del Vermeer, un autore di cui si sa poco rispetto ad altri artisti, ma una cosa è certa: viene definito il pittore della luce, perché ne riusciva a captare l’impalpabile pulviscolo in un raggio di luce ed i chiaro-scuri di una piega di una gonna o di uno scialle o la sfumatura su una caraffa sotto l’effetto della luce, come il gioco di ombre su di un viso ritratto, nel caso del quadro suddetto il viso pensieroso e un po’ assente della fanciulla intenta, forse, a vagheggiare il suo futuro.

Titolo: La ragazza con l’orecchino di perla
Autore: Tracy Chevalier
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: € 14.50
Pagine: 236

ragazzaorecchinoperlaE’ per questo che abbino questo libro ad un altro ‘La ragazza con l’orecchino di perla’ di Tracy Chevalier, dove si parla di Griet, la servetta del pittore Vermeer e che l’uomo, colpito dagli occhi grandi della ragazza, ne nota subito una luce particolare che vorrà mettere sulla tela e che per valorizzare accosterà in modo mirabile al viso, avvolto in un turbante fatto di stracci, un orecchino di perla che darà una luce particolare al volto dando origine al quadro ritratto sulla copertina ed in questo caso autentico, che però porta il titolo di ‘La ragazza con il turbante’.E così Griet, ragazza intelligente e che per la sua capacità di apprendimento, diventerà quasi assistente del pittore, passerà da semplice servetta a personaggio destinato a durare nei secoli su di una tela ed ora anche sul grande schermo, dal momento che ne è stato tratto un bellissimo film col medesimo titolo del romanzo e che ha avuto molto successo negli ultimi mesi.

E’ un romanzo che oltre ai due protagonisti vede altri personaggi come la moglie del Vermeer, Catharine, insofferente a causa delle numerose gravidanze e la suocera Maria Thins, donna molto volitiva ed altri personaggi che posano per i quadri del Vermeer o fanno parte della cittadinanza di Delft.

Anche in questo lib
ro troviamo la tecnica pittorica del Vermeer, le sue sfumature cromatiche, colori tenui o carichi ma che mettono in rilievo la pittura che come citato nel testo è ‘…un ponte tra noi e Dio’.

di Tiziana Fissore