La nuova stagione della Stefanotempia
Ottobre 9, 2005 in Spettacoli da Redazione
Per il quinto anno consecutivo si è replicato il successo della tavola rotonda dell’Accademia Corale Stefanotempia, in occasione dell’apertura della stagione concertistica 2004/2005. Lo scorso 4 ottobre si sono riuniti presso la Sala Officina dell’Hotel Le Meridien Lingotto Art+Tech i rappresentanti di alcune tra le massime organizzazioni musicali e culturali di Torino.
Il tema portante della tavola rotonda è stato il rilancio della cultura nella Torino del 2006, e in particolare dell’Accademia e della scuola corale Stefanotempia.
Tra i relatori intervenuti, l’Assessore alle risorse e allo sviluppo della cultura della città di Torino, nonché presidente di Sistema Musica, Fiorenzo Alfieri, il Presidente dell’Accademia Corale Stefanotempia, Enzo Mesesnell, il Direttore artistico dell’Accademia Stefanotempia, Massimo Peiretti, lo scrittore Gianni Farinetti, il Direttore dell’associazione Torino Internazionale e Fondazione Atrium Torino, Paolo Verri, il Presidente della Fondazione Palazzo Bricherasio, Alberto Alessio, il giornalista Rai Orlando Perera e il direttore didattico del Master scuola Holden Marco Vacchetti. Ha coordinato la discussione Stefanella Campana de La Stampa.
Quest’anno l’incontro è stato preceduto da una piacevole novità: nella elegante cornice offerta dalla sala Art+Caffè, il coro da camera degli allievi della scuola corale dello Stefanotempia ha eseguito brani di Monteverdi e Mozart, accompagnato e diretto dagli insegnanti Magda Kockza Tibone e Lino Mei.
L’incontro ha quindi avuto inizio con il benvenuto ai partecipanti della coordinatrice Stefanella Campana. La parola quindi è passata a Enzo Mesesnell; il Presidente dell’Accademia corale Stefanotempia ha esposto alcuni punti del progetto di rilancio dell’Accademia che vede tra gli obiettivi prioritari l’esigenza di maggiore visibilità.
A questo scopo per la nuova stagione concertistica è stato creato un nuovo logo che richiama da una parte l’attività corale, con la rappresentazione stilizzata di tre coristi, dall’altra rappresenta le tre attività svolte dall’Accademia: coro, orchestra e scuola.
La coesione tra queste attività è anche simboleggiata dal cambiamento del nome dell’Accademia in ”STEFANOTEMPIA”.
Tra le priorità è stato individuato anche il rilancio della Scuola corale, unica nel suo genere in quanto comprende corsi triennali di vocalità con indirizzo corale, con la possibilità di approfondire la lettura musicale e la preparazione tecnica e stilistica.
Quest’anno le domande di iscrizione alla Scuola corale hanno superato ogni aspettativa sottolineando l’esigenza di potenziamento dei corsi, con l’inserimento di stage altamente qualificati aperti a tutti.
La Stefanotempia si propone di diventare un centro di riqualificazione per cori e per quanti desiderino avvicinarsi al mondo corale.
Massimo Peiretti, in qualità di direttore artistico dello Stefanotempia, ha quindi illustrato la stagione concertistica 2005/2006, che si preannuncia particolarmente ricca.
Infatti la concomitanza con eventi eccezionali che porteranno Torino nel 2006 ad una ribalta internazionale (basti pensare alle Olimpiadi Invernali, le Olimpiadi della Cultura, Torino Capitale Mondiale del Libro) ha spinto l’Accademia a proporre il miglior repertorio musicale.
Verranno riscoperti artisti piemontesi di ieri e di oggi attraverso il progetto d’ascolto “I Tesori del Piemonte”: questo progetto, già presente nei precedenti programmi, verrà esteso e amplificato per portare alla luce veri e propri tesori musicali.
Tra questi si riscoprirà la musica sacra del primo Seicento, testimonianza del legame tra Torino e Venezia, i quartetti di Giardini, i capolavori sinfonici di Scalero e di Sinigaglia.
Interverranno inoltre interpreti e solisti eccellenti come il trombettista Ercole Ceretta e la nota bacchetta Francisco Noya, gruppi innovativi come gli Architorti e i Concert sans Orchestre.
Sarà anche dato spazio ai compositori contemporanei che partecipano al progetto “Dodici compositori. Musica degli autori piemontesi di oggi”.
Il filone piemontese verrà arricchito e affiancato da una molteplicità di repertori con il debutto del Coro Tenebrae, nato dalla fusione di Swingle Singers e King’s Singers e il gli appuntamenti con il jazz di Riccardo Zenga, la musica americana del novecento e la canzone popolare che accomuna Macario e Totò.
Massimo Peiretti ha ribadito la volontà di dialogo dell’Accademia con altre associazioni: in quest’ottica si collocano le collaborazioni con l’Orchestra sinfonica della Valle d’Aosta, il gruppo Eufonè, la Corale Universitaria.
Il giro di tavola è proseguito con l’intervento di Paolo Verri che ha ricordato come la presenza a Torino di eventi a livello internazionale sia il risultato di un impegno che dura da più di dieci anni per riqualificare la città attraverso il rilancio della cultura.
L’Assessore Fiorenzo Alfieri ha colto l’occasione per esprimere la preoccupazione che i risultati ottenuti in questi anni subiscano una battuta d’arresto per il riemergere, in un momento di crisi economica, della concezione distorta della cultura come bene di lusso sacrificabile.
Alfieri ha ricordato come l’investire in settori diversi dall’industria come università, musei, turismo, abbia già portato notevoli risultati in termini di ritorno di immagine ed economico in altre città.
I timori manifestati dall’Assessore sono condivisi dagli altri relatori: in particolare Orlando Perera vede in alcune recenti vicende il riemergere della tendenza a svalutare il patrimonio di una città che mostra di avere una naturale vocazione per la cultura.
Marco Vacchetti ha approfittato per esprimere la necessità di sviluppare non soltanto gli aspetti più spettacolari collegati a grandi eventi, ma anche i settori meno appariscenti della cultura.
Un contributo molto interessante alla discussione è stato dato da Gianni Farinetti che ha posto l’attenzione sull’immagine che Torino da di sé all’esterno, un’immagine “elegante e colta”.
Si insinua quindi il dubbio che la realtà industriale, realtà storicamente piuttosto recente, non sia l’aspetto principale che caratterizza l’identità di questa città, un’identità tutta da riscoprire e rivalutare.
La tavola rotonda si è conclusa con l’augurio unanime che il rilancio della cultura non si esaurisca con gli eventi del 2006, ma che prosegua senza soluzione di continuità verso le sfide che già bussano alle porte (non solo virtuali) di Torino!
Per informazioni:
Accademia Corale Stefano Tempia
via Accademia Albertina, 14 – 10123 Torino
orario: 15.30 – 18.30 dal lunedì al venerdì
tel. e fax 011.553.9330
www.stefanotempia.it
di Elisabetta Gibiino