La nuova stagione del Regio tra tagli alla cultura e nuovi stimoli
Giugno 10, 2012 in Net Journal, Primo Piano, Spettacoli da Marcella Trapani
Il Teatro Regio ha presentato, in un’affollatissima conferenza stampa, il programma della Stagione d’opera 2012-2013. Un cartellone fitto di appuntamenti, con l’incremento di un’opera rispetto alla passata stagione; undici opere, anziché dieci; tredici appuntamenti con il Béjart Ballet Lausanne, concerti nelle capitali europee della musica e, nel 2013, una nuova tournée in Giappone.
Per la prima volta quest’anno è stato possibile seguire la conferenza di presentazione anche in streaming, grazie alla collaborazione con i servizi informatici della Città di Torino.
E’ certamente con un senso di grande soddisfazione che il Sovrintendente Walter Vergnano ha affermato, dati alla mano, che il teatro lirico torinese, in controtendenza con gli altri teatri italiani, ha visto un aumento degli introiti derivati dalla vendita degli abbonamenti e dei biglietti. Detto aumento permette al Teatro Regio, unico in Italia assieme alla Scala, di coprire da sé le spese di produzione.
Nella classifica dei teatri lirici italiani stilata da Classic Voice nel numero di maggio 2012, il Teatro Regio è risultato in quarta posizione, dopo la Scala di Milano, il San Carlo di Napoli e la Fenice di Venezia.
Vergnano tuttavia non nasconde una certa amarezza quando afferma che tutto ciò comunque non basterà a tenere sempre alta la vita e l’attività del teatro, se verranno ulteriormente a diminuire gli stanziamenti di fondi statali per la lirica.
Parlando dell’aspetto più propriamente artistico del programma, il direttore musicale Gianandrea Noseda ha tenuto a sottolineare la dimensione sempre più internazionale che il Regio sta assumendo. Questo grazie alle numerose collaborazioni con teatri stranieri di prestigio che intendono portare a Torino le proprie produzioni e che, viceversa, accolgono gli spettacoli torinesi.
Un ottimo esempio di questo afflato internazionale è l’opera che inaugura il cartellone il 12 ottobre, Der fliegende Holländer (L’Olandese volante) di Richard Wagner in una produzione dell’Opéra National de Paris. Un giusto tributo al compositore tedesco, di cui nel 2013 ricorre il 200° anniversario della nascita ma anche il ponte di congiunzione ideale con il cartellone 2011-2012 che era dedicato all’Amore. Dirigerà l’orchestra lo stesso maestro Noseda.
Quest’anno il tema è “L’opera non ha confini” e a dimostrazione di ciò, a novembre sarà in scena la Carmen di George Bizet nell’allestimento del Teatro Regio in collaborazione con il Gran Teatre de Liceu di Barcellona, per la regia di Calixto Bieito e la direzione d’orchestra di Yutaka Sado, artista di primissimo piano.
Seguiranno a dicembre le coreografie di Maurice Béjart, portate a Torino dal Béjart Ballet Lausanne, la Compagnia da lui fondata e che mantiene viva la sua eredità. Si tratta di L’Oiseau de feu e Le sacre du Printemps di Igor Stravinskij, Sincope di Citypercussion, Light con musiche di Antonio Vivaldi, The Residents e i Tuxedomoon e infine il celebre Bolero di Maurice Ravel.
Seguiranno a gennaio Andrea Chénier di Umberto Giordano e quindi quattro recite fuori abbonamento de La bohème di Giacomo Puccini, pensate per il pubblico che vuole accostarsi ai titoli fondamentali dell’opera.
A febbraio sarà la volta del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart con la direzione di Christopher Hogwood e la regia di Michele Placido. Hogwood è uno dei più famosi direttori d’orchestra del mondo e protagonista di numerose incisioni discografiche mozartiane.
A marzo assisteremo a La traviata per l’allestimento del Teatro Regio in coproduzione con il Santa Fe Opera Festival e a Il Matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, diretto da Francesco Pasqualetti per la regia di Michael Hampe.
In occasione del 40° anno dalla riapertura del Teatro Regio ricostruito, il 10 aprile verrà presentato il Don Carlo di Giuseppe Verdi. Il teatro aveva riaperto le sue porte infatti proprio il 10 aprile 1973 con un’altra opera di Verdi, I Vespri siciliani.
Gli ultimi spettacoli della stagione, rispettivamente a maggio, metà e fine giugno sono l’Evgenij Onegin di Pëtr Il’ič Čajkovskij in un nuovo allestimento in coproduzione con il Covent Garden di Londra e l’Opera Australia; L’italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, anche questo per la bacchetta di uno dei giovani direttori italiani di maggior talento, Daniele Rustoni.
La chiusura è affidata a L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti, in scena dal 21 al 30 giugno, nuovo allestimento del Regio. Anche in questo caso un giovane ma già affermato direttore d’orchestra, Giampaolo Bisanti.
Biglietteria:
Teatro Regio
Piazza Castello 215
Tel. 011-8815241/242
[email protected]
www.teatroregio.torino.it