La festa del Toro per la serie A

Giugno 26, 2005 in Sport da Giovanni Rolle

Dopo un paio di stagioni di purgatorio fra i cadetti il Torino ritrova la serie A. I granata ottengono la promozione pur perdendo per 1-0 in casa contro il Perugia nella finale di ritorno dei playoff di B. Una sconfitta che non ha rovinato, però, la festa degli oltre cinquantamila tifosi che hanno gremito le gradinate dello stadio Delle Alpi, insolitamente pieno per il ritorno in serie A della squadra di Zaccarelli.

L’inizio del Toro è veemente, i granata battono tre calci d’angolo in meno di dieci minuti e Marazzina sfiora in un paio di occasioni il gol del vantaggio. Ma il Perugia prepara l’affondo, che arriva al 21’. Lampoutis batte una punizione dalla fascia destra, Sorrentino esce avventurosamente intercettando il pallone senza tuttavia bloccarlo e Mascara è più veloce dei cinque difensori schierati da Zaccarelli nel ribadire in rete. Lo 0-1 porterebbe le due squadre ai supplementari, non valendo la regola del valore doppio nelle reti realizzate in trasferta.

Il gol subito è una mazzata psicologica per i granata, che subiscono le iniziative degli umbri, in superiorità numerica a centrocampo. Al 40’ Sorrentino riscatta l’errore commesso in occasione del vantaggio perugino, mettendoci una pezza sul colpo di testa ravvicinato da parte di Stendardo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Ma nel finale della prima frazione il Torino sembra scuotersi dall’impasse e si porta in due occasioni vicino al pareggio: la prima è una punizione calciata bassa da Pinga che filtra tra la barriera ma termina la sua corsa fra le braccia di Squizzi, mentre un insidioso tiro di Balzaretti viene rimpallato dalla difesa avversaria.

La ripresa è tutta di sofferenza per il Torino, che fa fatica ad intessere delle manovre in grado di impensierire la difesa a tre di Colantono. I biancorossi hanno buon gioco in mezzo al campo, dove continuano ad ssere in superiorità numerica, mentre avanti Marazzina è troppo isolato, anche perché il tecnico perugino ha riservato un’attenzione particolare nel controllare Pinga, sul quale i giocatori umbri vanno spesso in raddoppio.

Al 34’, però, il brasiliano si rende protagonista di una gran conclusione dal limite dell’area che obbliga Squizzi a superarsi in tuffo. Non ci sono altre occasioni prima del 90’ ed anche i quattro minuti di recupero concessi da De Santis scorrono senza pericoli per i due portieri. Al triplice fischio molti tifosi del Torino esultano credendo alla promozione immediata, ma il regolamento della finale dei playoff prevede, oltre all’annullamento del valore doppio alle reti segnate in trasferta, i tempi supplementari in caso di parità di gol nel doppio confronto.

Si devono giocare, quindi, altri trenta minuti per vedere chi fra Torino e Perugia accederà in serie A, al termine dei quali, in caso di permanenza del risultato parziale di 0-1, sarebbero i granata ad essere promossi, in quanto formazione meglio piazzata in campionato.

Al 4’ del primo dei due tempi supplementari un provato Pinga lascia il posto a Pippo Maniero, un cambio che va ad aggiungersi ai tre effettuati nell’ultimo quarto d’ora regolamentare, nei quali Zaccarelli aveva sostituito Conticchio con Codrea, mentre sull’altro fronte Floro Flores e Lampoutis erano stati rilevati rispettivamente da Sedivec e Milanese. Una selva di fischi accoglie l’ingresso in campo al posto di Mascara dell’ex juventino Ravanelli, con il quale Colantuono gioca la carta della disperazione, sperando di segnare un altro gol che permetterebbe ai biancorossi di andare in serie A.

Quindici minuti soltanto separano il Toro dalla massima serie e il tifo del Delle Alpi si riaccende per incoraggiare i priori beniamini nell’ultimo tempo supplementare. Ad un minuto dallo scadere Mudingayi viene espulso per aver troppo ritardato una rimessa laterale ma ormai non c’è più tempo per il Perugia e può esplodere la festa del Toro e dei suoi tifosi. Nel delirio che si scatena al Delle Alpi dopo il fischio finale di De Santis che decreta la promozione del Torino in serie A c’è da registrare anche un piccolo incidente che vede il perugino Del Vecchio venire alle mani con un paio di inservienti del club granata, un acceso diverbio che per fortuna viene prontamente sedato senza gravi conseguenze grazie all’intervento degli altri inservienti presenti a bordo campo.

La festa dei tifosi del Torino si è quindi spostata nelle vie della città, con il tradizionale carosello di trombette e clacson nel centro cittadino.

TORINO-PERUGIA 0-1

  • TORINO (5-4-1): Sorrentino; Carbone, Peccarisi, Mezzano, Mantovani, Balzaretti; Mudingayi, De Ascentis, Conticchio (33 st Codrea), Pinga (4’ pts Maniero); Marazzina.

    All. Zaccarelli.

    In panchina: Fontana, Pesaresi, Humberto, Quagliarella, Bruno.

  • PERUGIA (3-5-2): Squizzi; Coly, Stendardo, Di Loreto; Lampoutis (40’ st Milanese), Alioui, Del Vecchio, Gorgone, Mascara (13’ sts Ravanelli); Ferreira Pinto, Floro Flores (34’ st Sedivec).

    All. Colantuono.

    In panchina: Faraon, Di Francesco, Mingozzi, Negri.

  • ARBITRO: De Santis di Tivoli.

  • RETE: 21’ Mascara.

  • NOTE: 14’ sts espulso Mudingayi (T). Ammoniti: Conticchio, Mezzano, Mudingayi, Maniero (T); Alioui, Mascara, Coly, Milanese, Stendardo (P).

  • Spettatori: 50.000 circa.

    di Giovanni Rolle