La febbre del sabato sera

Gennaio 20, 2003 in Spettacoli da Marinella Fugazza

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FEBBRE!!! Con questo sostantivo si possono intendere una svariata serie di situazioni! E’ logico pensare che, trovandoci in piena stagione invernale, ci si possa riferire ad un sintomo che classicamente accompagna l’influenza. Non è però questo il caso. Da martedì 21 gennaio fino a sabato 25 gennaio, al Teatro Colosseo, la FEBBRE sarà quella DEL SABATO SERA. Il celebre musical e le sue note faranno ballare e canticchiare sulle poltrone del teatro non solo gli amanti dei revival anni 70-80, ma anche tutti gli appassionati di un film che è diventato ormai un classico della cinematografia mondiale. La regia dell’allestimento teatrale è di Massimo Romeo Piparo: “A differenza del film con John Travolta, che tutti conosciamo”, racconta Piparo, “la trasposizione teatrale è un vero e proprio musical. Il film era una scatola colorata, un cult-movie osannato da una intera generazione, con le canzoni immortali dei Bee Gees a far solo da sfondo. L’allestimento teatrale, invece, ha inglobato i brani, facendoli cantare ai protagonisti in modo che la storia vada comunque avanti. E, rispetto alla colonna sonora originale, sono stati aggiunti altri quattro pezzi, tra i quali Immortality e What Kind Of Fool”. Per ammissione dello stesso vulcanico ed infaticabile regista, non è stato possibile trovare un interprete italiano per il mitico ruolo di Tony Manero (anche se in fase di pianificazione del musical si era fatto il nome di Fiorello), per cui, nel candido e stretto vestito bianco con i pantaloni a zampa d’elefante, si è “ambientato” l’inglese Sebastien Torkia: incontestabilmente il miglior ballerino dell’Odissey 2001 (la discoteca in cui si dipana la storia) con una voce da brividi, una presenza scenica debordante e la bravura necessaria per recitare adeguatamente in un italiano che pur se non è la sua lingua madre, gestisce perfettamente!

33256(1)Nel ruolo del DJ Monty si cimenta Bob Simon: magnetica e scatenante presenza la sua che inonda di energia tutto il pubblico presente e che, il più delle volte, coinvolge direttamente facendolo cantare con lui. Ruotano intorno ai due protagonisti principali i Baroni: i quattro amici di Tony (BobbyC, Joey, Double J e Gus) e, le due interpreti femminili Annette e Stephanie. Completano il cast un corpo di ballo strepitoso: potente, pieno di charme, inguainato in costumi che magnificamente richiamano le atmosfere degli anni ’70 ed un’ottima orchestra in grado di proiettare lo spettatore, insieme alle azzeccate scenografie, in piena atmosfera “disco”. A proposito delle musiche non si può dimenticare la celeberrima colonna sonora: Saturday Night Fever. Nel 1977 esce il 33 giri che apre l’era della disco music: l’album vende 40 milioni di copie e consacra i BEE GEES al successo mondiale. Essi stabiliscono il record assoluto con ben sei dischi consecutivi al primo posto nelle classifiche americane. Il 12 gennaio di quest’anno il famoso trio ha perso improvvisamente uno dei suoi componenti ma, come rispose Mark dei DEVO dopo un loro rivoluzionario concerto a Bristol nel 1978, alla domanda: “Nel futuro tutti si accorgeranno della vostra importanza e di come state cambiando la musica” egli rispose: “ Nel futuro quest’era sarà solo ricordata come quella dei Bee Gees e di Saturday Night Fever!” Il nostro futuro gli ha dato ragione.

di Marinella Fugazza