L’Italia nuota ancora nell’oro
Dicembre 13, 2005 in Sport da Federico Danesi
TRIESTE: Gli Europei in vasca corta di nuoto confermano la potenza azzurra
Erano cominciati in sordina, ma si sono trasformati in un trionfo. Gli Europei in vasca corta hanno dimostrato ancora una volta come ‘Italia, almeno a livello continentale, rimanga una potenza. Prova ne sia, anche se il valore è relativo, la classifica a punti per nazioni nella quale l’Italia è risultata prima.
Ma quello che conta di più sono le medaglie. E qui gli azzurri hanno chiuso con tre ori, quattro argenti e sei bronzi, a suon di record europei e nazionali. Su tutti, naturalmente, Pippo Magnini. Semplicemente perfetto, il pescarese, in quelle che dovevano essere le sue gare. Oggi come oggi Magnini è tra i primi tre specialisti dei 100 e 200 stile al mondo, indipendentemente dalle condizioni e dalla distanza delle vasche. Poco importa che mancassero rivali ancora più all’altezza, come avrebbe potuto essere Pietrer van den Hoogenband, perché viaggiando su quei ritmi anche l’olandese sarebbe stato spazzato via. Primato continentale nei 100, italiano nei 200 ad un solo secondo dal mondiale. Pippo, d’oro vestito come la sua cuffia, è diventato l’azzurro di punta e non lo dà a nascondere. Bene, nonostante qualche passaggio a vuoto, anche Rosolino che ha chiuso alla grande con l’argento nei 200 stile, mentre Luca Marin e Alessandro Terrin hanno dimostrato, con i loro secondi posti ne 400 misti e nei 50 rana, di essere molto più del nuovo che avanza.
Sapori diversi per i tre bronzi di Bossini e Alessio Boggiatto. Il primo ha dimostrato di essere tornato competitivo dopo l’operazione che lo ha bloccato prima dei Mondiali. Il secondo ha cnfermato di patire più del dovuto un mostro come Cseh nei misti e dovrà lavorare ancora a fondo.
Detto degli uomini, il capitolo femminile recita tre nomi: Pellegrini, Chiuso e Boggiato. La Federica nazionale ha finalmente sfatato il ruolo di eterna seconda e, anche se in coabitazione, si gode l’oro nei 200, frutto di una grande parte finale che per lei era sempre stato il tallone d’Achille. Grandissima la Chiuso, veterana della nazionale, ad un passo dall’oro nei 50 stile. E perfetta anche Chiara Boggiatto, ormai non più solo la sorellina di Alessio: i due bronzi nella rana hanno un valore assoluto, perché la fanno entrare nel ristretto cerchio delle top.
A chiudere il panorama azzurro, i nuovi primati italiani di chi non è andato a medaglia, come Simona Ricciardi negli 800 stile, Elena Gemo nei 100 dorso, Mattia Nalesso nei 50 farfalla, le staffette 4×50 misti uomini e 4×50 stile donne. A questi vanno naturalmente aggiunti i record mondiali ed europei demoliti da Laszlo Cseh, Laure Manaudou, Markus Rogan e Yuri Prilukov, oltre che da diverse staffette.
Un successo, in vasca e fuori, grazie anche alla perfetta organizzazione di Trieste. Adesso, per tutti, tempo di tirare il fiato in attesa dei prossimi grandi appuntamenti: dal 5 aprile a Shangai i Mondiali in vasca corta, dal 1° luglio a Budapest spazio agli Europei.
di Federico Danesi