L’invenzione delle stelle. Omaggio a Galileo.

Gennaio 15, 2009 in Arte da Stefania Martini

Omaggio a GalileoIl 2009 è considerato dall’Unesco e dalle Nazioni Unite l’Anno dell’Astronomia e verrà celebrato da una serie di iniziative internazionali coordinate dall’International Astronomical Union, istituzione che raggruppa circa 9.000 astronomi di oltre 70 Paesi.

Ma sarà anche l’anno di Galileo Galilei, in cui si celebrerà il quattrocentesimo anniversario delle prime osservazioni astronomiche con cannocchiale da parte dello scienziato nel cielo di Padova.

In questo ambito, la mostra L’invenzione delle stelle. Omaggio a Galileo che sarà aperta al pubblico dal 17 gennaio a Torino presso il Museo Regionale di Scienze Naturali, a cura di Daniela Frignone, si colloca tra gli eventi volti a commemorare lo scienziato pisano e le importanti scoperte che, da quella osservazione del cosmo, derivarono.

Realizzata, con grande successo di pubblico e di critica, in prima sede, a Castel Sant’Angelo a Roma nella primavera del 2008, luogo che collega idealmente Galileo con le vicende del suo tempo, la mostra costituisce un omaggio al celebre scienziato, del quale reca citazioni e riferimenti alle scoperte e agli scritti, attraverso 40 opere di tre artisti, tutte ispirate alla ricerca scientifica, in molti casi selezionate tra quelle che interpretano le teorie seicentesche di Galilei come quelle su Archimede, la Via Lattea, la Luna.

I tre artisti protagonisti della mostra sono: Pupino Samonà appassionato e studioso di fisica e astronomia, che fin dal 1950 si accosta ai nuovi scenari della fisica molecolare e dell’astrofisica, elaborando una pittura che ne rende linee di forza, meraviglie e sconvolgimenti.

Egli è forse il primo artista del secondo dopoguerra che, riprendendo le lezioni futuriste, approda ad una nuova forma di arte fatta di soli, stelle, orbite ed eclissi.

Per Samonà, moderno Galileo, “scoprire” significa rendere apertamente visibile il concetto, conoscerlo e farlo conoscere attraverso le immagini. Costanti del suo lavoro sono la ricerca sulla luce, il movimento, l’energia, l’ordine/disordine, concetti questi racchiusi in quell’immenso universo che affascinò Galileo.

Lino Minneci, fisico nucleare, fonda la sua arte su fenomeni naturali e teorie scientifiche, associando alla scultura la cultura scientifica di cui è portatore e sperimenta nelle sue opere le potenzialità del ferro.

Le linee segnate dal tondino di ferro sono il carattere principale dei suoi manufatti artistici. Sono queste che, oltre a contenere e definire il soggetto, gli infondono quel movimento e quella vitalità interiore, tale da far vibrare la scultura e lo spirito di chi osserva. Modelli matematici, fisici ed astrofisici sottendono all’operato di questo artista contemporaneo che, servendosi della scienza, spiega i fenomeni della natura, celebrando l’uomo, la sua intelligenza e la sua ricerca di verità.

Silvia Pisani appassionata di Fisica Quantistica, esprime il concetto di “materia-vibrazione”, che si manifesta attraverso la forza espressiva del colore ed il mistero che caratterizza la luce.

Elemento-guida è il movimento, lo stesso che aveva affascinato Galileo, aspetto fondamentale con cui l’artista esprime l’immanenza di tutto ciò che ci circonda.

La Pisani, attraverso una studiata varietà di colori, crea movimenti e ritmo che riprendono la velocità dell’esistenza umana, il frenetico trascorrere del tempo, toccando quanto c’è di più profondo nell’essere umano: il suo modo di essere, vivere, sentire, ragionare e conoscere.

La materia pittorica diventa metafora di quella perdita di centralità dell’essere umano che Galileo e Copernico avevano pienamente teorizzato ben 400 anni fa.

Il percorso espositivo intende stabilire un connubio tra arte e scienza. Un’arte intesa come conoscenza, all’interno dell’esposizione di originali espressioni artistiche che collegano una visuale scientifica antica con la contemporaneità, nell’enfatizzare il valore delle prime scoperte da cui prese le mosse la nascita dell’astrofisica.

Una mostra che coniuga arte e rivoluzione scientifica, lega personaggi lontani temporalmente, attraversa ideologie e correnti di pensiero differenti e celebra importanti teorici come Archimede, Einstein, Gamov.

L’evento è patrocinato dal Ministero ai Beni Culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia e Comune di Torino, dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dall’ENEA, dall’Agenzia Spaziale Italiana.

L’invenzione delle stelle. Omaggio a Galileo

Dal 17 Gennaio al 1 marzo 2009.

Museo Regionale di Scienze Naturali, Via Giolitti n. 36, Torino.

Orari: 10.00 – 19.00 tutti i giorni, chiuso Martedì.

Informazioni: 011/4326354,fax. 011-4326354

di Stefania Martini